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Riduci lo stress col giardinaggio

L'ortoterapia, altrimenti conosciuta come la pratica rilassante del dedicarsi alle piante, giardinaggio, composizioni floreali, orto e via discorrendo, sembra che possa aiutare a migliorare la frequenza cardiaca, ridurre lo stress e tutti gli effetti negativi a esso connessi.

L’ortoterapia, altrimenti conosciuta come la pratica rilassante del dedicarsi alle piante, giardinaggio, composizioni floreali, orto e via discorrendo, sembra che possa aiutare a migliorare la frequenza cardiaca, ridurre lo stress e tutti gli effetti negativi a esso connessi.

A suggerirlo sono i ricercatori della Corea del Sud che hanno dato il via a due esperimenti per evidenziare le differenze e i benefici di questa antica pratica. Il primo esperimento è stato condotto su 30 persone provenienti da un centro di riabilitazione a Daegu, mentre il secondo su 20 soggetti della casa residenziale di Yeongcheon. Il padre della ricerca era il dottor Min-Jung Lee del dipartimento di Horticultural Therapy presso l’Università Cattolica di Daegu.

Gruppo San Donato

Le persone del centro di riabilitazione di Daegu hanno partecipato a quattro attività agresti: la coltivazione di fiori, la pressatura dei fiori, la preparazione di addobbi floreali e arte topiaria (modellazione di siepi). La frequenza cardiaca veniva misurata cinque minuti prima delle attività e cinque minuti dopo averle terminate. I partecipanti che hanno ottenuto maggiori benefici a livello cardiovascolare sono stati quelli che si erano dedicati alla coltivazione e quelli ai fiori pressati. Anche gli appartenenti agli altri gruppi, comunque, hanno mostrato variazioni significative a livello cardiaco anche se in maniera leggermente differente.

Nel secondo esperimento ai partecipanti sono state fatte svolgere le stesse attività, tuttavia, anziché misurare loro la frequenza cardiaca prima e dopo, veniva raccolta della saliva per rilevare i livelli di cortisolo. Il gruppo in cui sono stati notati maggiori benefici è stato, ancora una volta, quello dei fiori pressati che dimostrava una evidente diminuzione della densità nei livelli di cortisolo già dal primo giorno di test. E questo beneficio si è protratto nel tempo, tanto che anche al quarto giorno di test i risultati erano ancora stabili. Il gruppo che ha coltivato mostrava invece una differenza significativa in sette giorni. Chi si dedicava all’arte topiaria presentava una diminuzione della densità di cortisolo già dopo il primo giorno di attività. Solo il gruppo che si dedicava alla composizione floreale ha mostrato un aumento dello stress e nessuna modifica dei livelli di cortisolo.

«Abbiamo dedotto che le attività come il taglio di gambi con cesoie e la relativa organizzazione del taglio, eseguito in modo specifico, sono lavori difficili per persone affette da demenza», spiega Lee, il quale aggiunge che l’arte topiaria può aiutare le persone emotivamente instabili. Lo studio coreano diviene solo una conferma di studi precedenti che indicavano l’ortoterapia come rimedio naturale per sedare il sistema nervoso e alleviare lo stress.

Concludendo, a detta dei ricercatori, si può dire che una delle migliori attività è senz’altro quella di coltivazione e semina, la quale sembra essere la migliore per alleviare lo stress e ridurre i livelli di cortisolo nel sangue. Queste attività, se eseguite con costanza, possono portare benefici anche nei confronti della stabilità emotiva ed, eventualmente, nella riabilitazione professionale.

Fonte La Stampa

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