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Obesità: è urgente riconoscerla come malattia cronica

Stando agli ultimi dati, entro il 2035 metà della popolazione mondiale ne sarà affetta. Per questo motivo bisogna accendere più che mai i riflettori su di essa

Nonostante la minaccia crescente che rappresenta per la salute e la sostenibilità socio-sanitaria del Paese, per molto tempo l’obesità non è stata riconosciuta come una patologia prioritaria nelle agende politiche. Eppure l’85% degli italiani la considera una patologia complessa, associata a molteplici cause (genetiche, endocrino-metaboliche, ambientali, comportamentali) e non semplicemente una conseguenza di alimentazione e stili di vita scorretti. Il 73% la ritiene una delle malattie più diffuse e una delle principali cause di mortalità. Circa la metà degli italiani (49%) è consapevole che l’obesità sia una malattia cronica e un fattore di rischio per altre patologie, meno di un terzo (29%) la reputa conseguenza di cattive abitudini e solo il 4% un mero problema estetico.

Sono alcuni dei dati che emergono dal documento “Obesità in Italia. Percezioni, costi e sfide per il futuro” realizzato da IPSOS, I-COM e Università del Piemonte Orientale (UPO) con il contributo di Lilly, presentato a Venezia nel corso dell’evento “Obesità: percezioni, ostacoli e strategie – Il modello Italia tra scienza e politica”, a margine del Congresso Europeo sull’Obesità – ECO 2024.

Gruppo San Donato

Obesità: è urgente riconoscerla come malattia cronica

«Si tratta di un problema sociale e sanitario in rapida e costante crescita, specie nei Paesi a medio-alto reddito. Nel mondo un miliardo di persone convive con l’obesità e le proiezioni sconfortanti ipotizzano al 2035 che metà della popolazione mondiale ne sarà affetta» avverte Rocco Barazzoni, Professore di Medicina Interna all’Università di Trieste e Presidente della SIO-Società Italiana Obesità. «È quindi urgente riconoscere l’obesità come malattia cronica che richiede non solo attenzione clinica particolare, ma un intervento coordinato e integrato a livello nazionale, che vada oltre l’approccio preventivo».

La consapevolezza dell’obesità come patologia è unanime anche tra le istituzioni. Nel 2021 la Commissione Europea ha pubblicato un documento in cui l’obesità viene definita come malattia cronica recidivante e in Italia sono allo studio in Parlamento diverse iniziative legislative per l’inserimento dell’obesità nei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e per l’elaborazione delle linee guida nazionali per lo sviluppo dei Piani diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA), per definire un percorso che consenta un accesso tempestivo e prossimo alle cure in un approccio multidisciplinare.

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