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Lupus eritematoso: belimumab è una risposta efficace anche per proteggere i reni

Il lupus eritematoso è una malattia genetica del tessuto connettivo, cronica, autoimmune, caratterizzata da manifestazioni eritematose cutanee e mucose, sensibilità alla luce del sole e coinvolgimento sistemico di quasi tutti gli organi e apparati. Una patologia che colpisce soprattutto le giovani donne, in un rapporto di 9 a 1 rispetto agli uomini, e che in genere esordisce tra i 20 e i 40 anni, nel pieno della vita lavorativa e affettiva.

Uno degli organi maggiormente colpiti è il rene: la nefrite lupica è una complicanza che colpisce circa il 40% dei pazienti con lupus eritematoso sistemico a distanza di 2 anni dalla diagnosi e aumenta di circa sei volte la mortalità rispetto alla popolazione generale.

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Le terapie utilizzate fino a poco tempo fa, soprattutto cortisonici e immunosoppressori, non offrono un controllo ottimale della malattia e dei suoi sintomi, non consentono un’efficace prevenzione delle riacutizzazioni e del danno d’organo e soprattutto non favoriscono il mantenimento della funzionalità quotidiana del malato.

Lupus eritematoso: nuovi dati sul farmaco belimumab

Al Congresso italiano di reumatologia, che si è svolto recentemente a Rimini, sono stati presentati nuovi dati relativi a un farmaco, l’anticorpo monoclonale belimumab, la prima terapia espressamente mirata per il lupus eritematoso. Una terapia che migliora gli esiti a lungo termine per i pazienti, aumentando i tassi di risposta alle terapie e ritardando l’ulteriore progressione della malattia renale.

«L’impiego di belimumab nella nefrite lupica è un importante risultato per il trattamento di questa grave complicanza, perché oltre ad aumentare il numero di risposte al trattamento standard, ottiene tali risultati con un netto risparmio di corticosteroidi, che sono responsabile di importanti effetti collaterali» spiega Luca Iaccarino, Professore associato di Reumatologia all’Università di Padova. «Non meno importante, questo farmaco è l’unico
che ad oggi ha dimostrato di ridurre il numero di riacutizzazioni che sono tra le principali cause di perdita della funzione renale».

Belimumab è prodotto nello stabilimento Gsk di Parma, da dove viene esportato in cinquanta Paesi di tutto il mondo, per un totale di circa tre milioni di fiale l’anno. In Italia è una terapia mirata che riguarda oltre duemila pazienti, la maggior parte dei quali ha scelto l’autosomministrazione a domicilio.

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