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I programmi di cucina in Tv ci fanno ingrassare, fino a cinque chili in più

Stesso effetto per le ricette che prendiamo dai social network come Facebook e Instagram

«Non provate questo a casa». Potrebbe suonare più o meno così l’avvertimento con cui aprire i programmi di cucina in Tv. Lasagne, brasati, torte di alta pasticceria: chi si cimenta ai fornelli per sperimentare le ricette proposte sul piccolo schermo rischia di allargare il proprio girovita aumentando fino a cinque chili. Stesso pericolo per chi si arma di grembiule e mestolo per seguire le ricette postate sui social network come Facebook e Instagram. Lo dimostra un curioso studio statunitense della Cornell University pubblicato sulla rivista Appetite.

I ricercatori hanno monitorato le abitudini in cucina di 500 donne tra i 20 e i 35 anni, valutando attentamente la fonte da cui erano solite prendere ispirazione per le loro ricette.

Gruppo San Donato

In questo modo hanno scoperto che le donne che sperimentavano le ricette proposte dai programmi televisivi avevano un indice di massa corporea più alto, e in media pesavano 4-5 chilogrammi in più rispetto alle coetanee che seguivano le ricette suggerite da amiche e parenti, oppure quelle apprese da giornali e scuole di cucina.

Come mettersi al sicuro dunque, vista l’ondata di cuochi e pasticceri che invadono ogni giorno qualsiasi canale televisivo 24 ore su 24? Semplice: basta guardare e non cucinare. «Le donne che nel nostro studio seguivano le trasmissioni solo per divertimento non hanno aumentato il proprio indice di massa corporea», spiega la coordinatrice dello studio Lizzy Pope.

La ragione sta ovviamente nell’opulenza dei piatti che vengono proposti: le ricette televisive «non sono tra le più salutari in circolazione – sottolinea Brian Wansink, direttore del Food and Brand Lab dell’università di Cornell – e soprattutto ci incoraggiano a preparare grandi porzioni di cibi poco nutrienti». Un po’ quello che accade pure sui social network come Facebook e Instagram. «Vedere le foto di cibi “ricchi” e perfetti nei post dei nostri amici ci può indurre a pensare che le loro abitudini alimentari scorrette siano la normalità», conclude Pope.

EB

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