
Potrebbero presto sparire dagli scaffali dei ventisette Paesi dell’Unione europea decine di disinfettanti per le mani e detergenti contenenti etanolo, il principale ingrediente attivo dei gel igienizzanti più utilizzati. Il motivo? Un nuovo riesame dell’Unione Europea ha sollevato dubbi sui possibili rischi cancerogeni di questa sostanza, impiegata da decenni anche in ambito sanitario.
L’etanolo – o alcol etilico – è considerato sicuro e fa parte dell’elenco dei farmaci essenziali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sin dagli anni ’90. Tuttavia, secondo una proposta presentata di recente dagli organismi europei per la sicurezza chimica, potrebbe essere riclassificato come potenzialmente cancerogeno e collegato anche a un aumento del rischio di complicazioni in gravidanza.
Se la misura venisse approvata, i prodotti a base di etanolo – dai comuni gel disinfettanti ai detergenti professionali usati negli ospedali – potrebbero essere ritirati dal mercato o sostituiti con alternative considerate più sicure.
In questo articolo
Gli esperti: «Un rischio enorme per la salute pubblica»
Secondo Alexandra Peters, ricercatrice dell’Università di Ginevra e membro della rete internazionale Clean Hospitals, un eventuale divieto avrebbe “un impatto enorme sugli ospedali europei”, come sostiene uno studio pubblicato sulla rivista scientifica BMC.
«Le infezioni correlate all’assistenza sanitaria – spiega – causano ogni anno più morti di malaria, tubercolosi e AIDS messi insieme. L’igiene delle mani, soprattutto con i disinfettanti a base di alcol, salva circa 16 milioni di vite all’anno nel mondo».
Peters sottolinea inoltre che le alternative all’etanolo, come l’isopropanolo, «sono ancora più tossiche», mentre il semplice lavaggio con acqua e sapone «richiede più tempo».
Rischi dei disinfettanti per le mani: cosa succederà ora
Il comitato dell’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA) si riunirà a fine novembre per valutare se classificare ufficialmente l’etanolo come sostanza dannosa.
Nel caso in cui gli esperti dovessero confermare la pericolosità del composto, verrà raccomandata la sua sostituzione. Tuttavia, l’ECHA ha chiarito che l’etanolo “potrebbe restare approvato per usi biocidi se considerato sicuro in base ai livelli di esposizione o se non esistono alternative adeguate”.
La decisione finale spetterà poi alla Commissione Europea.
Rischi dei disinfettanti per le mani: le industrie si oppongono
Le associazioni di categoria hanno già espresso forte preoccupazione. Nicole Vaini, direttrice affari europei dell’International Association for Soaps, Detergents and Maintenance Products, ha dichiarato che «non esistono studi specifici che dimostrino la cancerogenicità dell’etanolo nei prodotti per l’igiene. Le evidenze attuali si riferiscono solo al consumo di bevande alcoliche, non all’uso esterno».
Anche il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC), lo scorso maggio, aveva raccomandato di “mantenere la disinfezione alcolica come metodo principale per l’igiene delle mani”.
Gli effetti collaterali noti dell’etanolo
Secondo le autorità internazionali l’etanolo può seccare e irritare la pelle, provocando arrossamento o gonfiore, soprattutto in caso di uso frequente.
Il contatto con gli occhi può causare bruciore e lacrimazione, mentre l’inalazione di vapori concentrati può irritare le vie respiratorie.
Tuttavia, gli effetti negativi dipendono dalla quantità e dalla durata dell’esposizione, e in generale restano modesti se il prodotto viene usato correttamente.
I disinfettanti a base di alcol, disponibili in forma di gel, spray o schiuma, contengono fino al 95% di etanolo. Questa concentrazione garantisce un’efficace azione antibatterica e antivirale.