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Di rancore ci si può ammalare

Uno stato di rancore persistente puo' rendere una persona malata. E' quanto emerge da uno studio di alcuni ricercatori della Concordia University di Montreal. «Il rancore può provocare sentimenti globali di rabbia e ostilità che, se abbastanza forti, possono incidere sulla salute fisica di una persona», ha spiegato Carsten Wrosch, professore presso il Dipartimento di Psicologia e membro del Centre for Research in Human Development.

Uno stato di rancore persistente puo’ rendere una persona malata. E’ quanto emerge da uno studio di alcuni ricercatori della Concordia University di Montreal. «Il rancore può provocare sentimenti globali di rabbia e ostilità che, se abbastanza forti, possono incidere sulla salute fisica di una persona», ha spiegato Carsten Wrosch, professore presso il Dipartimento di Psicologia e membro del Centre for Research in Human Development.

Wrosch è particolarmente interessato a comprendere il perché alcune persone, a differenza di altre, riescono a evitare il rancore nelle diverse fasi della vita. Nel corso degli ultimi 15 anni, Wrosch ha studiato come le emozioni negative, come il rimpianto o la tristezza, possono colpire le persone. Più di recente, ha concentrato la sua attenzione sugli effetti del rancore.

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«Quando nutrito per lungo tempo», dice Wrosch, «il rancore può implicare diversi modelli di alterazioni biologiche (una menomazione fisiologica in grado di influenzare il metabolismo, la risposta immunitaria e la funzione di diversi organi) e quindi indurre stati di malattia». La ricerca è stata sostenuta dal Canadian Institutes of Health Research e dal Social Sciences and Humanities Research Council of Canada. Wrosch, insieme alla sua collega della Concordia University, Jesse Renaud, ha sottolineato che il rancore può essere evitato se le persone che soffrono di fallimento riescono a trovare altre vie per soddisfare i loro obiettivi.

In caso contrario, i ricercatori sottolineano che è essenziale svincolarsi da tentativi infruttuoso e rimediare con progetti diversi ma non meno significativi. Secondo i ricercatori canadesi il rancore non va comunque riconosciuto come una malattia mentale, a differenza di quanto sostenuto nel 2003 da Michael Linden, direttore della clinica psichiatrica dell’Università di Berlino. Secondo Linden, infatti, il rancore è in realtà un disturbo medico e deve essere classificato come disturbo post-traumatico (PTED). Proposta sulla quale la comunita’ scientifica non è concorde .

Fonte Agi

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