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Css: cambiare le linee guida sulla legge 40

Il Consiglio superiore di sanità, secondo quanto si apprende, ha espresso parere favorevole alle nuove linee guida della legge 40 sulla procreazione assistita. Si sarebbe preso atto di alcune sentenze di tribunali. Le nuove linee guida vieterebbero la possibilità di effettuare test pre-impianto sull'embrione a scopo eugenetico.

Il Consiglio superiore di sanità, secondo quanto si apprende, ha espresso parere favorevole alle nuove linee guida della legge 40 sulla procreazione assistita. Si sarebbe preso atto di alcune sentenze di tribunali. Le nuove linee guida vieterebbero la possibilità di effettuare test pre-impianto sull’embrione a scopo eugenetico.

Il Css, secondo quanto confermano fonti del ministero della salute, «ha trasmesso il parere con alcuni suggerimenti che il ministro Renato Balduzzi sta valutando». Il Css nell’esprimere parere favorevole ha suggerito alcune modifiche al testo presentato a novembre dall’allora sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella, poco prima delle dimissioni del premier Berlusconi.

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Prendendo infatti atto di alcune sentenze di tribunali, sempre secondo quanto si apprende, nelle linee guida verrebbe a cadere il limite precedentemente stabilito della produzione di soli tre embrioni da impiantare. Inoltre, si prevederebbe che gli embrioni prodotti non possano essere trasferiti ma debbano restare nella struttura iniziale, dal momento che non sarebbero disponibili risorse finanziarie mirate alla creazione di un’unica struttura di raccolta.

Nelle nuove linee guida sarebbe poi esplicitato il divieto di diagnosi preimpianto sull’embrione a scopo eugenetico. Un punto questo che dà però luogo a diverse interpretazioni. Secondo alcuni membri del Css, infatti, la fattispecie del test preimpianto su coppie fertili ma portatrici di malattie genetiche non rappresenta «eugenetica» e dunque, in conseguenza di tale interpretazione, sarebbe possibile effettuare il test, e ciò anche sulla base di alcune sentenze già espresse da tribunali. Secondo altri membri del Css, al contrario, è da considerarsi la norma della legge a tutela della salute dell’embrione, sulla base della quale si escluderebbe, dunque, tale possibilità di test preimpianto.

Le linee guida verranno ora vagliate dal ministro della Salute considerando i suggerimenti degli esperti del Css per l’approvazione; successivamente se il ministro apporrà la firma al provvedimento, le linee guida dovranno essere pubblicate in Gazzetta Ufficiale.

Fonte: Ansa

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