Consigli

9 marzo 2016 – Meglio l’extravergine o l’olio di semi?

Scopriamo insieme qualche piccola verità sui vari condimenti che portiamo abitualmente in tavola

Gli oli non sono tutti uguali. Il più indicato per friggere è l’olio extravergine d’oliva, ma dal momento che ha un costo elevato e un sapore deciso, si può sostituire con l’olio di arachidi o con i cosiddetti oli per friggere, che sono miscele di oli particolari resistenti alle alte temperature.
A proposito degli oli di semi: non sono più light dell’extravergine. Tuti gli oli sono composti dal 99,9 per cento di grassi e quindi non ci sono differenze dal punto di vista calorico: contengono tutti nove chilocalorie per grammo. Dal punto di vista nutrizionale, invece, varia il contenuto di vitamine e la qualità degli acidi grassi.
Meglio l’olio vergine o l’extravergine? Una volta vergine, un olio può essere denominato extravergine quando determinati parametri di qualità raggiungono livelli particolarmente restrittivi. Il consiglio? Meglio l’extravergine, perché contiene più composti aromatici, che danno sapore, e sostanze antiossidanti che lo rendono più efficace contro i radicali liberi.

Eliana Canova

Gruppo San Donato

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