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Al via la terza edizione del bando “Roche per la Ricerca Clinica”

Come sottolineato di recente dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, la ricerca medica «deve essere al centro della crescita dell’Italia» e i fondi messi a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) possono essere un’opportunità per investire in competenze e innovazione e valorizzare di più il capitale umano nel nostro Paese. Oggi la ricerca è molto sofisticata e la sua realizzazione deve essere condotta da un team multidisciplinare, che preveda diverse competenze specifiche. È ormai evidente, infatti, che per assicurare gli standard qualitativi ed etici richiesti nell’ambito della ricerca, il valore aggiunto sia rappresentato da figure professionali nuove, essenziali non solo per garantire la qualità dei dati raccolti ma soprattutto per il coordinamento degli studi clinici, delle procedure e di tutto il personale coinvolto nella sperimentazione.

Nuove figure professionali come il coordinatore e l’infermiere di ricerca

Fanno parte di queste nuove figure il coordinatore di ricerca, anche detto data manager, che si occupa del coordinamento dei trial clinici, dell’assistenza al medico e della gestione dei dati per garantirne l’accuratezza. E l’infermiere di ricerca, che contribuisce in prima persona alla buona riuscita degli studi clinici attraverso la gestione dei trattamenti, l’educazione terapeutica del paziente e della famiglia, in modo da aumentarne l’aderenza ai trattamenti e la conseguente permanenza all’interno dello studio.

Gruppo San Donato

Al via la terza edizione del bando “Roche per la Ricerca Clinica”

Per la formazione continua di questi esperti, Roche premia i dieci enti vincitori della seconda edizione del bando “Roche per la ricerca clinica – A supporto delle figure di data manager e infermieri di ricerca” che hanno candidato progetti per le aree oncologia, ematologia oncologica, malattie respiratore, reumatologia, neuroscienze e coagulopatie ereditarie, e lancia l’edizione 2022. Grazie al finanziamento ricevuto, i progetti vincitori potranno essere sviluppati per dodici mesi presso gli enti pubblici o privati di riferimento dai data manager e infermieri di ricerca, che avranno modo di consolidare le proprie competenze per gestire al meglio gli studi clinici e portare così non solo un miglioramento della qualità della ricerca stessa ma anche della sicurezza dei pazienti che vi partecipano. La nuova edizione del bando, invece, si chiuderà il 20 maggio 2022, e che vedrà il finanziamento di 300.000 mila euro per ulteriori dieci candidature tra data manager e infermieri di ricerca nelle aree terapeutiche oncologia, ematologia oncologica, oftalmologia, neuroscienze e coagulopatie ereditarie. La
selezione e la valutazione delle candidature è stata affidata a Fondazione Gimbe, in qualità di partner esterno.

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