Salute

Mal di gola in estate: cosa fare?

Sempre più casi di faringite si verificano durante la bella stagione. Prima regola per tenere alla larga l’infiammazione: evitare gli sbalzi di temperatura

C’è chi tiene il ventilatore puntato addosso tutta la notte. Chi imposta la temperatura del condizionatore di casa su valori glaciali. Chi cerca frescura vicino ai banchi frigo dei supermercati e chi viaggia con il finestrino dell’auto abbassato anche in autostrada. La fuga dall’afa opprimente dei mesi estivi a volte spinge a comportamenti estremi, che alla fine possono presentare il conto: starnuti, naso che cola, tosse e soprattutto gola in fiamme.

Secondo un’indagine condotta da Swfg per NeoBorocillina le principali cause di mal di gola estivo sono l’aria condizionata (63%), gli sbalzi di temperatura (66%), le correnti d’aria (38%), le infezioni (29%).

Gruppo San Donato

Prima causa del mal di gola in estate: i virus

«In genere la faringite è di origine infettiva, nel 90% dei casi dovuta alla colonizzazione della mucosa da parte di virus responsabili del raffreddore (adenovirus, rinovirus, coronavirus)», spiega l’otorinolaringoiatra Alberto Maccari. «Più raramente è di origine batterica, specialmente da Streptococco beta emolitico di gruppo A».

Va in tilt la nostra centralina  

Non sono il caldo o il freddo intensi in sé a farci ammalare. Gli improvvisi cambiamenti meteorologici che mettono ko le nostre difese. Tutto parte dall’ipotalamo, la centralina del cervello che ha, tra gli altri compiti, anche quello di regolare la temperatura corporea, cercando di mantenerla sempre sui 37 gradi, anche quando il meteo è ostile. In presenza di continui sbalzi termici, l’organismo fatica a riadattarsi prontamente alle nuove condizioni climatiche. Virus e batteri approfittano di questo momento di suscettibilità per attaccare le vie respiratorie.

L’aria condizionata 

Oltre ai capricci della natura, anche l’uomo si autoinfligge sbalzi termici pericolosi. «Ventilatori e impianti di aria condizionata non sono, in sé, causa del disturbo, ma è il cattivo utilizzo, o la mancata manutenzione, a dare problemi. Un’aria troppo fredda o un’inadeguata pulizia dei filtri possono causare problemi anche molto seri, come la polmonite».

Per prima cosa, è fondamentale cercare di mantenere la temperatura tra fuori e dentro il più possibile equilibrata. «Oltre alla temperatura, è importante regolare il tasso di umidità negli ambienti, che dovrebbe aggirarsi sempre sul 40-50%», dice l’otorinolaringoiatra.

Per evitare la gola in fiamme usa l’abbigliamento a cipolla 

Anche l’abbigliamento ha un ruolo importante, perché spesso l’altalenarsi climatico è imprevedibile. Validissime, quindi, le regole della nonna. Vestiario leggero e di tessuto traspirante, «a cipolla», cioè a strati, maglietta di cotone a maniche corte al posto della canottiera. Anche quando la temperatura è torrida, foulard e maglioncino sempre a portata di mano, per essere pronti a ripararsi dallo schiaffo dell’aria gelida in metropolitana, nei negozi e in ufficio.

I farmaci contro la gola in fiamme

Oltre a bere molto, perché l’idratazione ammorbidisce la mucosa e riduce i fastidi, è utile ricorrere a farmaci di automedicazione contro il dolore, come il paracetamolo. Se il dolore è accompagnato da infiammazione sono indicati gli antinfiammatori non steroidei, come ibuprofene, flurbiprofene o acido acetilsalicilico, anche in associazione alla vitamina C, che ottimizza la risposta dell’organismo alle infezioni respiratorie.

Gli antisettici

Si può trovare sollievo anche dall’utilizzo di antisettici del cavo orale sotto forma di spray, collutori, sciroppi o caramelle, a base di disinfettanti come cetilpiridinio cloruro, iodio o benzidamina cloridrato, o sostanze naturali come la propoli, ricca di flavonoidi dall’azione antibatterica, estratti di altea, decongestionante, erisimo, antinfiammatorio, rosa canina, per rafforzare le difese immunitarie, oli essenziali di timo, eucalipto, menta, dall’azione balsamica e rinfrescante.

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