Salute

Menopausa: la terapia ormonale non aumenta la mortalità

Cade così un altro dei falsi miti che spingono molte donne a rifiutare la cura

Terapia ormonale e menopausa: ormoni sì, ormoni no. Per le donne in menopausa è un vero dilemma. Sui giornali si leggono notizie sempre più contraddittorie sulla sicurezza della terapia ormonale sostitutiva. Quando ci si ritrova davanti al medico per decidere, la confusione regna sovrana. Montano le paure, come quella di poter rimanere vittima di un tumore, e così si decide di rifiutare un trattamento che invece potrebbe ridurre il rischio di osteoporosi oltre che sintomi alquanto fastidiosi come le vampate, la secchezza vaginale e i disturbi del sonno.

Terapia ormonale e menopausa: resta un punto fermo

Difficile bilanciare rischi e benefici se non si hanno le giuste informazioni. Un punto chiaro, però, ora lo fissa un ampio studio pubblicato su JAMA dal Brigham and Women’s Hospital di Boston: la terapia ormonale sostitutiva (TOS) non aumenta la mortalità nel lungo periodo.

Gruppo San Donato

Lo studio

«I tassi di mortalità rappresentano la riga finale del bilancio, quando si valutano gli effetti netti di un farmaco su seri problemi di salute che possono risultare anche fatali», spiega la coordinatrice dello studio, JoAnn Manson. Il suo gruppo di ricerca li ha valutati su un campione di oltre 27.000 signore tra i 50 e i 79 anni, monitorate durante la terapia ormonale sostitutiva (durata in media dai 5 ai 7 anni) e anche oltre, per un massimo di 18 anni. Tutte queste donne erano state arruolate nella “Women’s Health Initiative” per testare i tipi più comuni di TOS, sia quelli a base di estrogeni che quelli che combinano estrogeno e progestinico.

I risultati dello studio su Terapia ormonale e menopausa

Nei dati «abbiamo osservato una riduzione della mortalità tra le donne più giovani (dai 50 ai 59 anni) che hanno ricevuto la terapia ormonale sostitutiva, mentre nelle donne sessantenni e settantenni abbiamo avuto effetti neutri», afferma Manson. «Questi risultati supportano le linee guida che raccomandano l’uso della TOS per le donne appena entrate in menopausa che devono affrontare sia le vampate che altri sintomi. D’altra parte, però, lo studio non fornisce prove a supporto dell’uso della TOS per la prevenzione delle malattie cardiovascolari o di altre malattie croniche».

Meglio parlarne col medico

Per decidere sulla terapia, conclude l’esperta, «bisogna pesare queste considerazioni con l’impatto che possono avere i sintomi della menopausa non trattati, incluso il peggioramento della qualità di vita, i disturbi del sonno, la ridotta produttività sul lavoro e l’aumento delle spese sanitarie». Anche l’affermazione che vuole la terapia ormonale come causa dell’aumento di peso è falsa. Anzi, è vero il contrario. Quando si entra in menopausa si vive il crollo dei livelli degli estrogeni. È proprio questa situazione a creare le condizioni per l’aumento del peso. Non solo. Il fisico delle donne generalmente a pera, tende a diventare a mela, ingrassando come gli uomini sulla pancia. La terapia ormonale consente di riavere i livelli di estrogeni e di non andare incontro a questo problema.

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