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Antonella Clerici: «La menopausa è una grande rottura di scatole»

La padrona di casa di «È sempre mezzogiorno», lo show cooking di Rai1, racconta che le cure ormonali e fitoterapiche non si sono rivelate utili per combattere le vampate e gli effetti della menopausa

Sembra che sia una vergogna, qualcosa da nascondere. Nel mondo dello spettacolo, inoltre, è ancora un tabù perché è come se segnasse la fine della donna, considerata non più «appetibile». Ma io me ne frego e, anzi, sono contenta di raccontare la mia esperienza in merito alla menopausa. Era ottobre 2017 e all’improvviso il ciclo mestruale si è interrotto. Mi sono detta, all’inizio, «che figata, non ho più la scocciatura delle mestruazioni, niente più mal di pancia, antidolorifici…». E invece avrei preferito avere quelle scocciature il più a lungo possibile. Perché diciamolo: la menopausa è una grande rottura di scatole. Gli inconvenienti da affrontare sono tanti, ma sicuramente il primo è quello delle vampate; non importa quale sia la temperatura segnata dal termometro, io avevo sempre caldo. Ricordo che in quel periodo andavo in onda con il ventaglio, lo sventolavo come una matta e scherzavo con gli spettatori dicendo che era tutta colpa degli «scaldoni» (così chiamavo le vampate).

Ironizzavo, mi prendevo in giro, e avevo capito che era la chiave giusta per affrontare al meglio quel periodo. L’alternativa sarebbe stata buttarsi giù e lasciarsi andare ai ricordi delle taglie passate. Uno degli effetti collaterali più destabilizzanti della menopausa è, infatti, il cambiamento del corpo. Improvvisamente ero diventata spessa; non grassa, spessa. La pelle era diversa e non era una questione di peso o ritenzione idrica: ero proprio grossa. I vestiti non mi entravano e le costumiste erano costrette a cercare ogni giorno l’abito più giusto per me. Non è stato semplice fare i conti con questa nuova fisicità, soggetta per di più al giudizio di milioni di persone.

Gruppo San Donato

Cure fitoterapiche e ormonali non hanno risolto il problema

Ma il momento di sconforto è durato poco, giusto il tempo necessario per capire come intervenire. Per alleviare gli effetti del climaterio ho provato tutte le cure possibili. Quella a base di ormoni mi ha provocato più danni della stessa menopausa: dolori addominali, nausea, mal di testa, malessere generale e addirittura aumento di peso. Specie per chi ha una silhouette come la mia, più formosa, l’assunzione di estrogeni può far ingrassare. Dopodiché ho optato per la cura fitoterapica, ma dopo un paio di cicli ho riscontrato problematiche all’endometrio. Quale rimedio potevo ancora provare? Nessuno. Ma non mi sono arresa e mi sono fatta guidare da alcuni specialisti che mi hanno permesso di trovare un metodo su misura per affrontare la menopausa. In primis mi sono rivolta alla mia nutrizionista di fiducia, Evelina Flachi, la quale mi ha dato delle dritte per orientarmi meglio a tavola.

Piccole modifiche all’alimentazione

Innanzitutto mi ha consigliato di mangiare meno. Quindi: o primo o secondo a ogni pasto, e per me che sono una buona forchetta abituata ad averli entrambi è stato un bel cambiamento; successivamente mi ha suggerito di eliminare il sale, dannoso sia perché alza la pressione, sia perché ostacola un ottimale drenaggio dei liquidi. Ovviamente, ridurre le quantità non significa mangiare poco ma tutto quello che si vuole: pochi zuccheri, tranne quelli buoni della frutta, e grassi, come quelli dei formaggi. La riorganizzazione della mia routine alimentare è stata importante anche per tenere a bada i livelli di colesterolo, che fino all’avvento della menopausa erano perfetti. Almeno due volte all’anno, infatti, sono solita sottopormi ai classici esami del sangue e proprio in quel periodo avevo notato che il colesterolo era schizzato alle stelle senza che avessi cambiato nulla nella mia alimentazione.

Sport almeno tre volte alla settimana

I risultati più soddisfacenti, però, li ho raggiunti aggiungendo alla dieta l’allenamento aerobico. Mi sono resa conto che la corsa o la passeggiata veloce sono le attività che più si sposano con la mia fisicità, che per snellirsi ha necessità di movimento costante. Per tale motivo mi impegno nel trovare un’ora, almeno tre volte alla settimana, da dedicare allo sport. Quando mi capita di non riuscirci sto male perché mi sento subito appesantita e poco energica. Ogni giorno prendo, inoltre, una bustina da sciogliere nell’acqua che contiene tutte le vitamine e i sali minerali di cui ho bisogno. In questo modo, e senza l’assunzione di ormoni o medicine (salvo quella per il colesterolo), sono riuscita a perdere i chili in eccesso e a controllare gli effetti della menopausa.

A prescindere dal tipo di cura che ogni donna decide di (o può) intraprendere, io, però, mi sento di dare due consigli. Il primo è che tenerci attive e in movimento è importante soprattutto per la nostra salute e non solo per l’aspetto fisico; so che alcune volte è difficile e i risultati tardano ad arrivare, ma non dobbiamo perdere la costanza, perché solo quella ripaga. Il secondo è che non dovete sentirvi spacciate, vecchie, finite. La maturità ci regala la consapevolezza di quello che siamo e la possibilità di fregarcene se la pelle non è più tonica come una volta. Se vogliamo e possiamo, magari possiamo ricorrere alla medicina estetica, che male c’è? Ma sono convinta che la stima e l’amore delle persone che ci conoscono davvero, e non ci giudicano solo per la nostra taglia, sia il più bel lifting possibile.

Antonella Clerici

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