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Vittorino Andreoli: leggete Medea

Lo psichiatra: «L'opera di Euripide ci fa ragionare sulla tragedia familiare»

Nato a Verona nel 1940 e laureato in medicina a Padova, Vittorino Andreoli è psicologo, psichiatra, neurologo e perito criminologo. Ha pubblicato numerosi volumi a carattere scientifico e divulgativo. Il suo ultimo libro, uscito nel 2009, è Preti (Piemme, 336 pagine, 18 euro): un viaggio compiuto da non credente fra gli «uomini di Dio» del nostro tempo. Un itinerario in cui si raccontano la vita, le storie e le fatiche di tanti sacerdoti.

Il suo consiglio: Medea di Euripide
«Classico dell’antico teatro greco: la violenza familiare, al centro della tragedia, è anche oggi un dramma», spiega Andreoli. «Perfino in vacanza è giusto fermarsi, dedicare tempo a ragionare sulle vicende che riempiono la nostra cronaca. In particolare sul tradimento, del quale, con delicatezza, qui viene fatta un’analisi profonda. Così specifica che potremmo considerarla un’analisi psicologica prima ancora della nascita di questa disciplina».
Bur, 120 pagine, 4,90 euro (a destra, la copertina)

Gruppo San Donato

Ultimo aggiornamento: 17 dicembre 2009

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