BambiniBenessere

Viaggiare con i bambini: i consigli per scegliere la meta giusta

Per garantire sicurezza e incolumità è importante valutare con attenzione la destinazione che si sceglie per una vacanza ma anche il mezzo di trasporto più idoneo

Viaggiare con i bambini al seguito, per quanto possa sembrare faticoso, in realtà è possibile oltre ogni aspettativa. Contrariamente a ciò che si pensa, infatti, neonati (fino a 28 giorni) e lattanti (fino a un anno di età) possono raggiungere qualsiasi meta, purché ci sia buon senso e si presentino le condizioni necessarie al loro comfort. Ecco allora qualche semplice e utile consiglio per scegliere al meglio la meta e il mezzo di trasporto per le vostre meritate ferie.

In auto: partire nelle ore giuste e prevedere soste lungo il tragitto

I neonati e i lattanti possono viaggiare in auto, se le condizioni climatiche sono favorevoli all’interno dell’abitacolo. È meglio quindi viaggiare nelle ore temperate della giornata e, prima di partire, posizionare la vettura all’ombra. Occorre inoltre prevedere una sosta ogni due ore circa e ogni volta che il piccolo deve essere alimentato. Il bambino non va mai lasciato solo in auto, poiché la temperatura interna dell’auto potrebbe raggiungere livelli elevati e il piccolo potrebbe disidratarsi con facilità.

Gruppo San Donato

Mai posizionare i bambini sul sedile anteriore

In auto è vietato posizionarli sul sedile anteriore per gli effetti potenzialmente lesivi dell’airbag. Il posto più sicuro è il sedile centrale posteriore, riparato in caso di urto sia frontale sia laterale. Il neonato deve essere alloggiato nel suo ovetto, scelto in base al peso, opportunamente fissato al sedile e sempre rispettandone le regole di installazione. Per stabilire l’idoneità bisogna verificare la presenza dell’etichetta arancione ECE R44 che garantisce i requisiti di sicurezza stabiliti dalla normativa europea (da settembre 2024 la norma cambierà ndr). In Itala è obbligatorio anche il dispositivo anti-abbandono. 

Viaggiare con i bambini in treno o in aereo: attenti a sbalzi di temperatura, rumori e pressione

Il treno può essere preso senza problemi, affidandosi sempre al buon senso e rispettando le regole del distanziamento anti-contagio. Se necessario il neonato può anche prendere l’aereo (previo contatto con la compagnia aerea) stando attenti a eventuali sbalzi di temperatura, pressione, luce e rumori che possono disturbarlo. Nelle fasi di decollo e atterraggio, è consigliabile stimolare frequentemente la suzione al seno (o con un succhiotto) del piccolo, riducendo la possibilità che la chiusura della comunicazione tra faringe e orecchio medio crei depressione atmosferica in quest’ultimo.

In montagna serve il tempo per adattarsi ai cambi di altitudine

Le temperature di montagna, che in estate sono generalmente più miti rispetto alla città, sono assolutamente idonee a una vacanza con un piccolo di poche settimane. Tuttavia, meglio non spostarsi per periodi brevi da non permettere quei fisiologici adattamenti richiesti dal cambio di altitudine e dunque di pressione atmosferica.

Altezze elevate (superiori a 2.000 m) sono sconsigliabili, come lo sono le passeggiate lunghe e impegnative. Ricordate che il neonato non ha una struttura ossea e muscolare adatta a essere trasportato “a spalla”, cosa invece stimolante per i bambini più grandi. Bisogna sempre essere attrezzati a creme per esposizioni solari e maglioni e impermeabili per vento e cambi repentini di temperature.

La meta ideale è tranquilla ma non isolata

Evitate di viaggiare con i bambini verso luoghi troppo isolati (o troppo affollati) e scarsamente sicuri, ove il bisogno di una consultazione pediatrica diventi difficile o impossibile. Al mare, l’ideale è scegliere spiagge “a misura di bambino”, stabilimenti ben attrezzati per la tranquillità dei genitori e la salvaguardia dei piccoli, utilizzando quotidianamente cappellini e creme solari. Anche la campagna o la collina sono destinazioni ideali: il bebè, che dorme ancora per la maggior parte del tempo, ha bisogno di un ritmo regolare e queste mete offrono un clima temperato e tutta la calma che si possa desiderare.

Leggi anche…

Mostra di più

Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
Pulsante per tornare all'inizio