Benessere

Sport outdoor: l’atleta Magdalena Mittersteiner ci spiega cosa sono e come ci si prepara

Si tratta di attività sportive che hanno come terreno comune d’azione la natura. A raccontarne la magia è una vera esperta, che pratica scalata, speed hiking, parapendio e molto altro

Quando parla di montagne le brillano gli occhi, ancor di più se si tratta di quelle altoatesine. Il contatto con la natura è per lei un elemento imprescindibile, non a caso le sue giornate ruotano intorno alla scalata, al parapendio, alla bici e allo sci alpinismo. Ha uno spirito avventuroso e coraggioso. Magdalena Mittersteiner, atleta e brand ambassador Salewa, è rientrata da un viaggio di 2 mesi in Patagonia e noi l’abbiamo incontrata per farci raccontare il mondo degli sport outdoor e la loro “magia”.

Magdalena Mittersteiner e il fascino degli sport outdoor

La passione per gli sport outdoor, ovvero tutte quelle attività o discipline sportive che hanno come terreno comune d’azione la natura, nasce in Magdalena dopo anni di ginnastica artistica a livello agonistico. «Ho iniziato questo sport all’età di 4 anni, crescendo è arrivato il momento delle gare, poi mi sono dedicata anche all’atletica leggera, passando gran parte del mio tempo all’interno di spazi indoor, palestre e campi sportivi. Ma più guardavo fuori dalla finestra di casa mia, in Trentino-Alto Adige, più mi veniva voglia di andare là in mezzo, per scoprire da vicino quella che poi è la mia vera casa, la montagna».

Gruppo San Donato

Sono gli anni del liceo quando Magdalena inizia ad immergersi nei sentieri altoatesini, prima con la corsa, poi con la scalata, a oggi la sua più grande passione. Ma il desiderio di scoprire la montagna in tutte le sue sfaccettature la spinge oltre, tanto che arriva a “toccare il cielo con un dito” grazie al parapendio e allo sci alpinismo.

Combinando l’attività sportiva con il percorso di studi si avvicina anche alle due ruote con la bici da corsa, dando ufficialmente il via a una vita all’insegna dello sport all’aria aperta. «Durante la scuola ho sempre cercato di ritagliarmi lo spazio e il tempo per fare movimento. Uscire a fare anche solo un’ora di attività, senza esagerare, mi ha aiutato a liberare la mente e mi ha restituito l’energia che mi serviva per tornare ad essere più produttiva davanti ai libri. In fondo lo sport è anche questo: un’occasione magica per staccare la testa e riconnettersi» aggiunge.

Sport outdoor: come ci si prepara?

Che la giornata preveda una via d’arrampicata, un volo in parapendio, un giro in bici, o anche solo mezz’ora di corsa su strada, il risveglio muscolare prima di un’attività outdoor ha la precedenza. «È importante, ancor di più se si passano diverse ore davanti al computer, attivare i muscoli con un bel riscaldamento, soprattutto se in programma c’è un’uscita sportiva intensa, così come fare stretching una volta rientrati a casa, anche solo per 20 minuti». In una settimana “tipo” di Magdalena non manca poi il rest day, ovvero un giorno di riposo dal training per rigenerare l’organismo e permettere al corpo di migliorare le prestazioni.

Il fascino della connessione con la natura

Che sia in montagna, al mare, al lago o in un parco nel centro città, l’allenamento all’aria aperta è un toccasana non solo per la salute fisica, ma anche e soprattutto per quella mentale perché permette di staccare la spina ed entrare in contatto con Madre Natura.

Magdalena racconta che «ciò che ama degli sport outdoor è la connessione che si instaura con la natura e la sensazione di benessere che si prova una volta rientrati a casa, perché fisicamente ti senti stanca al pari di un allenamento in palestra, ma mentalmente ti sei rigenerata e hai il doppio delle energie. Soprattutto uscire all’alba o al tramonto è ancora più magico, perché permette di fermarsi e di godere di queste luci spettacolari».

Tra gli sport outdoor c’è lo speed hiking

Campagna “Six to Nine: Kick-Start Your Day” – Salewa

E sono proprio le prime luci del mattino, quelle in cui molti ancora “dormono”, il momento ideale per dedicarsi allo speed hiking, un trekking sportivo, oggi praticato soprattutto su lunghi sentieri di montagna, dal ritmo più veloce rispetto a una normale camminata. Un’attività trasversale che, come spiega Thomas Aichner, Marketing Director Salewa, «unisce le persone, è inclusivo, non conosce confini e non ha barriere né fisiche, né etniche, né di genere. È un’attività democratica, che rende la montagna accessibile a tutti, in ogni parte del mondo, dalle Alpi ai parchi delle grandi metropoli».

Perfetto per la stagione estiva, lo speed hiking nasce non solo per accontentare coloro che desiderano vivere una giornata all’insegna del trekking, ma anche per chi è alla ricerca di un’attività che gli consenta di “evadere”, anche solo per qualche ora. Ed è proprio dall’ispirazione delle prime luci dell’alba che nasce “Six to Nine: Kick-Start Your Day”, il concept creativo della nuova campagna di comunicazione internazionale di Salewa, pensata per il lancio della collezione Speed Hiking Spring/Summer 2023.

L’obiettivo è appunto quello di raccontare la natura come una palestra a cielo aperto, capace di dare forza ed energia a chi decide di viverla fin dalle prime luci dell’alba: prima di iniziare la giornata lavorativa, prima ancora di fare colazione, sfruttando le ore più magiche del mattino per il proprio benessere psico-fisico.

Cosa mettere nello zaino?

Quanto alla scelta dell’abbigliamento e dell’attrezzatura, Magdalena sottolinea che tutto dipende dall’attività outdoor che si sceglie di praticare. «Nello zaino è importantissimo mettere quello che serve e lasciare a casa quello che non serve, perché avere troppo peso durante un’uscita rende i movimenti più lenti. Io con me porto sempre una giacca e una maglietta di ricambio, l’acqua e una barretta”.

In linea generale, si consiglia la scelta di capi leggeri, traspiranti e a rapida asciugatura, che consentano libertà di movimento durante l’attività sportiva, e un paio di scarpe capaci di garantire la massima agilità, oltre a un senso di sicurezza e protezione sul terreno.

Come avvicinarsi a queste discipline?

A tutti quelli che ambiscono al brivido degli sport outdoor ma non sanno da dove iniziare, Magdalena consiglia di «andare con un gruppo di amici competenti nel settore, oppure di iscriversi a un corso offerto dall’AVS (Alpenverein Südtirol) o dal CAI (Club Alpino Italiano) che permette di imparare le basi per godersi la montagna in sicurezza. «Il bello dei corsi di gruppo è che si ha l’occasione di incontrare persone con le tue stesse passioni e condividere momenti insieme in un mondo straordinario, che è quello della natura. A tutte dico: siete più forti di quanto pensiate! Uscite nella natura, sentite l’energia che vi dà e il potere che avete dentro di voi».

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