
In occasione della Giornata mondiale del sonno, che quest’anno si celebra il 14 marzo, Serenis, centro medico online per il benessere mentale e fisico, in collaborazione con Dalfilo, ha condotto un’indagine sulle abitudini del sonno degli italiani prima di dormire e al risveglio. La survey, condotta su un campione di oltre 2.000 persone, prevalentemente donne tra i 22 e i 44 anni, evidenzia una tendenza significativa: il 46,4% degli intervistati controlla notifiche e social media immediatamente dopo il risveglio, mentre il 43,1% lo fa prima di addormentarsi. Scopriamo perché l’iperconnessione può influire negativamente sulla qualità del sonno e sul benessere complessivo e alcune strategie per ridurne l’impatto.
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Sonno e iperconnessione: come ristabilire l’equilibrio
L’uso dello smartphone prima di dormire può influenzare il riposo notturno, interferendo con la produzione di melatonina e attivando l’asse dello stress. «L’esposizione agli schermi nelle ore serali può frammentare il sonno e incidere sul benessere emotivo al risveglio», spiega la Dott.ssa Martina Migliore, psicoterapeuta cognitivo comportamentale e Direttrice della formazione e dello sviluppo in Serenis.
«Tuttavia, non si tratta di demonizzare la tecnologia, ma di imparare a gestirla in modo consapevole per favorire un riposo rigenerante». Un dato positivo emerso dalla ricerca è che il 73,7% degli intervistati preferisce dormire in un ambiente buio e silenzioso, segno di una crescente attenzione alle condizioni ottimali per il riposo. In questo caso, la tecnologia può essere utilizzata in modo utile, per esempio attraverso app per la meditazione, suoni rilassanti o promemoria per una routine serale più equilibrata.
Un altro dato interessante emerso dalla survey è che solo l’1,6% degli intervistati dichiara di includere l’intimità di coppia nella propria routine serale, suggerendo che il tempo trascorso sui dispositivi digitali potrebbe, talvolta, sostituire momenti di connessione reale.
Anche i tessuti giocano un ruolo chiave sulla qualità del sonno
«Per un riposo rigenerante, è essenziale che la pelle entri in contatto con fibre naturali, come il cotone. Un altro aspetto cruciale per migliorare la qualità del sonno è la scelta di tessuti traspiranti, che favoriscono una migliore circolazione dell’aria, limitando l’accumulo di umidità e riducendo la sudorazione. Tra questi, il cotone spicca per le sue eccellenti proprietà. A seconda della lavorazione, può assumere caratteristiche differenti: il raso, con la sua superficie liscia e setosa, è perfetto per le notti estive e per chi ha la pelle sensibile, mentre il percalle, versatile e leggero, garantisce traspirabilità, termoregolazione e un comfort ideale in ogni stagione», spiega Francesca Bionda, Product developer and textile designer di Dalfilo.
Sonno e iperconnessione: i consigli della psicoterapeuta per un riposo migliore
Per favorire un riposo di qualità e ridurre l’impatto della tecnologia e dei social sulla routine serale, la Dott.ssa Martina Migliore suggerisce quattro strategie pratiche:
Creare un rituale di relax serale
Leggere un libro, praticare la respirazione profonda o ascoltare musica rilassante può aiutare il cervello a prepararsi al sonno. Un rituale serale “dolce” crea una transizione graduale dalle attività della giornata al riposo, evitando bruschi cambiamenti che possono rendere difficile addormentarsi.
Limitare l’uso degli schermi prima di dormire
L‘esposizione alla luce blu degli schermi inganna il cervello facendogli credere che sia ancora giorno, ritardando la produzione di melatonina e rendendo più difficile addormentarsi. Per questo motivo, spegnere lo smartphone almeno 30 minuti prima di coricarsi è una buona pratica per migliorare la produzione di melatonina.
Utilizzare la tecnologia in modo consapevole
La tecnologia, se usata con saggezza e intenzionalità, può diventare uno strumento potente per migliorare il benessere. Si tratta di scegliere le app e le funzioni giuste e di usarle in modo attivo e consapevole, anziché lasciarsi dominare passivamente dalle notifiche e dalle distrazioni. In questo contesto, app e dispositivi usati per meditare, monitorare il sonno o creare promemoria aiutano a costruire abitudini più salutari.
Dedicare il risveglio a se stessi
Invece di controllare immediatamente le notifiche, iniziare la giornata con qualche minuto di respirazione, stretching o una colazione consapevole aiuta a impostare un ritmo più equilibrato. È importante svegliarsi al mattino con calma e intenzionalità, dedicando i primi momenti a se stessi invece di essere subito travolti dalla frenesia e dalle distrazioni del mondo esterno.
Sonno e iperconnessione: le nostre abitudini fanno la differenza
Ridurre il tempo trascorso sui social prima di dormire e al risveglio può migliorare significativamente la qualità del sonno e, di conseguenza, il benessere mentale. Essere connessi in modo consapevole, ripensando le proprie abitudini digitali serali e mattutine, significa anche prendersi cura della propria salute.