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Reggiseno: come scegliere quello giusto?

L'osteopata spiega i segreti per imparare ad azzeccare la taglia e non rischiare problemi posturali e alla schiena

Sexy, provocante, femminile e sensuale. Il reggiseno non è più solo un indumento contenitivo che dà sostegno al decolletè delle donne: ormai è un elemento fondamentale che ne valorizza il look. Pizzi, merletti, nastrini, push-up, fiocchetti e tante altre decorazioni hanno rivoluzionato l’immagine del vecchio modello ‘della nonna’, senza imbottitura nè ferretto, trasformandolo in un accessorio fashion sempre più da mostrare, che modella le forme mettendo in risalto la figura femminile.

Moda a parte, il reggiseno è utile per sostenere. E bisogna indossare taglia e modello giusto per non creare danni posturali e alla schiena. Già dal 2000, negli States, esiste un servizio chiamato "Bra Fitting" (letteralmente: reggiseno-adattamento) e contestualmente la figura della Bra Fitter, ossia la consulente che si occupa di scovare la coppa giusta per ogni seno. Si parte dalla misurazione della circonferenza del torace e del seno per arrivare ad individuare la taglia corretta mediante delle tabelle.

Gruppo San Donato

E in Italia? «La maggior parte delle donne non indossa quello della taglia giusta», avverte Ernesto Di Pietro, professore di biomeccanica della colonna vertebrale alla Facoltà di Scienze Mediche di Lugano.

Come mai è così difficile trovare il reggiseno giusto?

Per le stesse motivazioni che spingono a comprarlo, cioè l’estetica e non la funzionalità. Mi spiego: giustamente si cerca il reggiseno che valorizzi il seno, comprimendolo con un push up o avvolgendolo con un modello morbido, dipende se lo si vuole mostrare o nascondere.

Non solo. Solitamente il seno destro è diverso da quello sinistro, mentre le coppe dei reggiseni sono uguali. Quindi: o una sarà troppo stretta, o una sarà troppo larga. Questo fatto comporta una percezione alterata sia dalla presenza del reggiseno stesso, che della sua vestibilità.

Quali sono i rischi per la schiena se la taglia è sbagliata?

Modelli troppo stretti o troppo larghi fanno assumere posture innaturali. I rischi per la schiena sono di tipo torsionale: in pratica, per non sentire fastidio, ruotiamo impercettibilmente la colonna vertebrale, e utilizziamo i muscoli in modo non corretto. Questo non crea ma accentua problemi alla colonna che già esistono, dalla scoliosi fino alle ernie discali.

Se, per esempio, il reggiseno non regge bene, il rischio è stare chini aumentando la cifosi per nascondere il seno: è il tipico atteggiamento che hanno le ragazze quando comincia a crescere il seno in pubertà, e se ne vergognano. Si verifica invece un’accentuazione della lordosi lombare se si tende ad accentuare il petto verso l’alto, quando si dice comunemente “pancia in dentro, petto in fuori”.

Esistono dei segnali, oltre la comodità, per capire che il modello è adatto al nostro corpo?

Dall’assenza di segni sulla cute. Se ci sono dei rossori per la pressione del reggiseno, forse è troppo stretto. Sarebbe bene verificare se eventuali marcature sono più accentuate a destra o sinistra per capire qual è il seno più grande e quello più piccolo. Il primo avrà bisogno di un supporto diverso dall’altro.

Durante l'attività sportiva, è davvero utile indossare un reggiseno specifico per il fitness?

Assolutamente sì perché tiene il seno fermo, in una posizione tale che le donne se lo dimenticano. E in questo modo non si accentuano le problematiche posturali, che sarebbero invece acutizzate se si indossasse un reggiseno normale durante l’attività fisica.

Ma quindi si potrebbe indossare il reggiseno sportivo anche quotidianamente se garantisce un buon supporto?

Certo, l’importante però è che soddisfi anche la parte estetica, che non è secondaria a quella funzionale. Se il profilo non piace si tenderà comunque all’ipercifosi o iperlordosi perché non ci si sente a proprio agio con il corpo.

 

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