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Natale: prima di regalare un cane pensateci molto bene

I consigli di base per chi vuole donare un quattrozampe. E quando è il caso di optare per un altro regalo

È forse il più bel regalo che si possa ricevere a Natale. Un cucciolo che zampetta per la casa, che giocherella coi nastri dei regali e le palline dell’abete, che riempie i cuori di tenerezza e felicità. Non sempre, però, si è pronti a una meravigliosa avventura che richiederà impegno costante e cure dedicate per tutto l’arco della vita del quattrozampe.

Spesso si prende un cane con eccessivo ottimismo, non pensando a quanto sia impegnativo accoglierlo in famiglia. Dopo l’ondata di adozioni durante il lockdown è arrivato purtroppo l’allarme dell’Enpa, l’Ente nazionale protezione animali: i canili si stanno ripopolando e i neoproprietari, finito il periodo dell’emergenza, riportano indietro i cani che avevano adottato.

Gruppo San Donato

Ci sono poi situazioni in cui è proprio meglio pensare a un altro tipo di regalo e rinunciare al quattrozampe. L’effetto sorpresa va bene per qualsiasi tipo di pacchetto da mettere sotto l’albero, ma nel caso del cane è bene accertarsi che il destinatario del dono abbia già posseduto un animale oppure sia adeguatamente informato su cosa comporta diventare proprietari. Insomma, l’arrivo del migliore amico dell’uomo in casa è una piccola-grande rivoluzione da affrontare con gli strumenti giusti, primo fra tutti la consapevolezza. Ogni razza ha le sue esigenze ed è importante che l’animale venga scelto pensando a chi lo accoglierà.

Gli accorgimenti se si hanno bimbi in età prescolare

In particolare, quando il cane sta per entrare in una famiglia con figli piccoli è sempre importante prendere alcuni accorgimenti. «Se i bambini sono in età prescolare», avverte Irene Sofia, biologa e istruttrice cinofila, autrice del saggio Qua la zampa! (Vallardi), «è sicuramente meglio evitare di prendere un cucciolo, perché sia i piccoli umani sia il piccolo quadrupede richiedono una grande quantità di tempo ed energie e rischieremmo di non averne abbastanza. Meglio scegliere un cane adulto già abituato ai cuccioli d’uomo, abbastanza equilibrato da sapersi interfacciare con il modo di giocare e di interagire tipico dei bambini».

In ogni caso, è sempre importante insegnare ai bambini a rapportarsi al cane nel modo corretto per evitare fraintendimenti. «I bambini molto piccoli sono spesso attratti dall’amico peloso», continua l’istruttrice, «e, senza alcuna cattiveria ma per semplice curiosità, allungano le manine cercando di prendere orecchie, coda o di toccare gli occhi e il naso del cane. In questo caso la nostra supervisione è fondamentale e irrinunciabile: siamo noi i guardiani e i responsabili della loro relazione».

Natale: quale cane regalare a un anziano?

Prima di lasciarsi trascinare dallo slancio emotivo, quindi, occorre fare attente valutazioni. Nel caso, ad esempio, di persone avanti con gli anni, è necessario pensare a cani non troppo energici. «Tendenzialmente sarebbe meglio evitare razze che hanno bisogno di fare molta attività», spiega Irene Sofia, «come ad esempio il border collie, e prediligere quelle più tranquille, come il carlino.

Anche per le persone non più giovani non è consigliato il cucciolo, in quanto eccessivamente impegnativo e con un ritmo troppo distante da quello dei proprietari: anche solo mettergli il guinzaglio, giocare insieme o fare le passeggiate diventerebbero compiti ardui. Un cane adulto o anziano potrebbe rivelarsi il compagno ideale, sapendo godere di passeggiate lente, della quiete in famiglia e dei sonnellini sul divano».

Le regole dell’accoglienza

Se tutti i componenti della famiglia sono d’accordo per l’adozione, regalarsi un cane in difficoltà, facendo una buona azione a lui e a noi, rappresenta sicuramente una grande gioia. Ma dal punto di vista pratico, come è meglio muoversi?

«Bisogna prima di tutto farsi aiutare dai volontari del canile nel trovare l’anima più affine, poi darsi il tempo per interagire con lui, conoscerlo e portarlo in passeggiata, in modo da trasformarci da estranei in amici che non vede l’ora di frequentare», precisa Irene Sofia. «Alcune difficoltà potrebbero essere note e manifestarsi fin da subito, come ad esempio una fobia, ma aspettiamoci anche di avere qualche sorpresa».

Attenzione quindi: il vero carattere del nostro amico a volte si manifesta quando sarà totalmente a suo agio, quindi mettiamo in conto di armarci di pazienza e studiarne le reazioni. Nel caso è meglio consultare un esperto. Il primo passo, comunque, è accoglierlo nei dovuti modi.

Prima regola: dargli il tempo di ambientarsi. «Deve conoscere i nuovi spazi senza forzature», conclude l’istruttrice. «Evitiamo di invitare subito amici e parenti a conoscerlo, ma attendiamo che prima impari a fidarsi di noi. Mostriamogli gli spazi a lui dedicati: una cuccia confortevole in un angolo protetto della casa, la zona pappa, la zona gioco e coccole. Infine, è importante creare una routine abitudinaria nella quale si possa sentire al sicuro: già il cambiamento lo ha scombussolato, aiutiamolo a trovare la serenità».

Cane di razza: le caratteristiche principali

Se poi volete scegliere, invece di un meticcio, un cane di razza, l’esperta segnala alcune caratteristiche delle più acquistate.

  • Jack Russell: sconsigliato a chi ama poltrire sul divano. Questa razza è iperenergica e potrebbe mettervi a dura prova.
  • Barboncini: indicatissimi per i fissati del pulito. Questi batuffoli non perdono il pelo.
  • Volpino: da non regalare a chi odia i rumori. La nostra brava sentinella è sempre all’erta e non risparmia le abbaiate.
  • Segugio: adora gli spazi aperti e, se lasciato libero, inizierà una corsa da lasciarvi senza fiato. Non adatto a chi è molto ansioso e vuole avere tutto sotto controllo.
  • Border Collie: perfetto per chi ama fare attività ginnica con il proprio quattrozampe: è un campione nell’agility.
  • Bassotti e Basset Hound: attenzione alla loro schiena, soprattutto in tarda età. Sconsigliati a chi abita in case con tante scale oppure a un piano alto senza ascensore.
  • Alaskan Malamute e Siberan Husky: sono cani abituati a trainare le slitte con temperature polari. Dotati di forza i primi, di velocità i secondi, entrambi molto resistenti, non vanno relegati a una vita in giardino o, peggio, in appartamento.
  • Golden Retriever e Labrador Retriever: dolci, accoglienti, affettuosi, sono cani che si adattano molto bene a qualsiasi ambiente. La loro passione è l’acqua; portateli a fare il bagno, li aiuta anche a mantenersi in forma e a non mettere su peso!
  • Bulldog inglese e francese: perfetti per i pigroni, sono cani poco atletici. Attenzione al costo del veterinario; sono cani molto delicati, patiscono il caldo e respirano a fatica in certe condizioni di temperatura e umidità.
  • Levrieri e Whippet: eleganti e velocissimi, negli ultimi anni molti sono stati salvati dai cinodromi spagnoli e britannici. Silenziosi e discreti, sono perfetti per chi vuole mantenere buoni rapporti col vicinato.

La prova passeggiata  

Dare al cane le proprie attenzioni non è poi così difficile: chiunque è in grado di provvedere all’alimentazione, alla salute portandolo dal veterinario e alla socialità facendogli le coccole. C’è però un appuntamento quotidiano che per molti può trasformarsi in un momento di stress: «È la passeggiata, irrinunciabile per il quattrozampe, che solo così potrà scoprire l’ambiente che lo circonda, interagire con gli altri (suoi simili e non) e stabilire una relazione profonda con noi», spiega Irene Sofia.

Per capire se si è pronti ad accogliere un cane si può fare una prova portando a spasso un animale del canile o di un amico o parente. Ecco le regola dell’esperta per le uscite con il guinzaglio.

    1. Non avere fretta. Al cane va lasciata la possibilità di annusare con calma alberi, ciuffi d’erba, terreno… Quello olfattivo è un mondo che noi conosciamo poco ma non per questo non esiste!
    2. Non rimanere al telefono tutto il tempo: la passeggiata è un momento che dedichiamo al quattrozampe e a noi stessi, per cui è meglio non farsi distrarre da altro.
    3. Lasciarlo libero nelle aree apposite: quando è possibile, bisogna permettergli di giocare con gli altri cani, insegnandogli a tornare al richiamo, un segnale salvavita sempre utile.
    4. Variare spesso il percorso: è utile cambiare il tragitto e la zona, abituandolo poi a venire con noi anche a fare piccole commissioni, come andare dal panettiere o in farmacia, facendolo camminare al guinzaglio senza tirare: così la passeggiata sarà più piacevole per entrambi.

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