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Mara Venier: «I nipoti sono il mio caricabatterie»

La conduttrice Rai racconta di accogliere volentieri il tempo che passa e che, piuttosto che andare dal medico estetico, se ne sta a casa con i bambini

«Tanti nonni mi capiranno… I nipoti sono il mio caricabatterie». Mara Venier racconta a OK Salute e Benessere la sua «nonnitudine», come la definisce lei. Ecco la confessione di Mara Venier nonna felice. Se anche tu vuoi essere una nonna o un nonno sprint come Mara segui questi consigli.

Mara Venier nonna felice: “Il tempo non mi fa paura”

Ma mi immaginate con lo zigomone in rilievo, gli occhi tirati come una cerbiatta e la pelle liscia come quella di un neonato? No, no, non fa per me. Il tempo che passa non mi fa paura e neanche spreco energie per combatterlo, anzi. Vivo gli anni che trascorrono con grande serenità e mi pare sciocco prendersela con qualche ruga qua e là. Ho avuto una vita intensa, piena di esperienze e di apparire più giovane mi interessa ben poco. Forse anche per questo il mio pubblico mi ama: vedono in me una donna normale, la vicina di casa, quella che va al supermercato a fare la spesa in tuta e si gode le giornate circondata dall’amore dei propri nipoti. Ecco, se proprio dovessi pensare alla mia «ricetta di lunga vita», al mio siero antietà, la presenza dei miei nipoti sarebbe l’ingrediente fondamentale.

Gruppo San Donato

Mara Venier nonna felice: “I miei nipoti sono il mio «caricabatterie»”

Sia Giulio, 11 anni, figlio di Elisabetta, sia Claudietto, due anni, figlio di Paolo, sono la carica di energia quotidiana, la mia gioia di vita. Ecchisenefrega delle zampe di gallina, quando posso rotolarmi sul tappeto con il piccolo o andare a fare shopping con il grande! Sono una nonna che si diverte da morire con loro, una di quelle che li vizia e concede loro qualsiasi cosa. Hanno età molto diverse, tanto che se il più piccolo è contento di vedermi quando vado a prenderlo all’asilo, l’altro, Giulio, mi dice: «Nonna, stai lontana, però, non farti vedere», e allora mi tocca nascondermi in macchina davanti alla scuola. Ma è normale, fa parte delle dinamiche della sua età. Poi sono anche molto diversi caratterialmente: Claudietto è di una simpatia unica, fa morire dal ridere, mentre Giulio è un po’ più introverso, però so come prenderlo e ogni tanto con me si confida. Grazie a loro non mi sento mai stanca perché sono il mio «caricabatterie», anche dopo lunghe giornate di lavoro.

Sono malata di… «Nonnitudine»!

Io e mio marito siamo malati di «nonnitudine» e, a dire il vero, ci siamo un po’ rin…citrulliti per i nostri nipoti. Loro e la mia famiglia sono tutto quello che potevo desiderare. Diciamo che se qualcuno mi chiedesse: «Hai un desiderio?», io potrei rispondere che non ce l’ho. Sono molto fortunata perché ho molto di più di quello che potessi desiderare e non vorrei cambiasse nulla nella mia vita. Impossibile, direte voi, eppure è così, e so che tante nonne possono capirmi. E poi a dicembre sono stata io a dare voce e a esaudire i desideri degli altri con il mio nuovo programma, La Porta dei sogni. Con me, per tre puntate, ci sono state le persone comuni che mi hanno chiesto una mano per realizzare un loro progetto. Diciamo che è la trasmissione perfetta per me, perché amo parlare con la gente, fare loro domande… Sono una curiosona, proprio come una brava vicina di portone, a cui confidare qualche aneddoto della propria vita. È stato proprio il pubblico a invogliarmi a proporre questo programma. Negli ultimi due anni mi ha testimoniato un affetto e un calore che non avrei mai pensato e che, però, mi riempie di gioia.

Mara Venier nonna felice: “Spero che i miei nipoti siano sempre liberi, come lo sono stata io”

Ora, all’età di 69 anni, mi ritengo una signora sempre un po’ hippie e pazzerella, che trova nella gioia della famiglia e nella vicinanza delle persone che le vogliono bene la concretezza della serenità quotidiana. E se ripenso a quella ragazza che è diventata mamma a soli 17 anni, un po’ impaurita e disorientata, mi rendo conto di quanto sono cambiata. Sono diventata più saggia, equilibrata, e anche per questo motivo non recrimino niente. Rivivirei tutto: gli amori che mi hanno fatto soffrire, gli sbagli, le scelte. Il mio zaino è ricco di tanti momenti che ho potuto vivere solo perché sono sempre stata libera. Libera di non scendere a compromessi e di fare le mie scelte in autonomia. Ecco, a pensarci bene forse un piccolo desiderio ce l’ho anche io: spero che i miei nipoti siano sempre liberi nella vita, proprio come lo sono stata io. Capaci di seguire solo il proprio cuore, perché il cuore è sempre in grado di poterci guidare quando ci sono delle decisioni da prendere. Nel frattempo, io sarò lì con loro ad assecondarle.

Mara Venier (testimonianza raccolta da Cinzia Galleri)

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