Il percorso Kneipp prende il nome dall’omonimo inventore, un prete tedesco che nella seconda metà dell’Ottocento inizia a studiare le proprietà terapeutiche dell’acqua, gettando le basi della moderna idroterapia. Questa tecnica, presente ormai in qualsiasi centro benessere, prevede che l’individuo cammini all’interno di un breve tracciato acciottolato dove si alternano immersioni in acqua calda e acqua fredda. I getti possono colpire solo le caviglie o arrivare fino alle ginocchia. Lo shock termico stimola l’apparato circolatorio tanto da sgonfiare gli arti inferiori, donando loro un po’ di sollievo, come spiega anche Angelo Santoliquido, responsabile dell’unità di angiologia presso la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma.
Chiara Caretoni
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