Benessere

Fisico androide o ginoide: scopri com’è il tuo

Essere a conoscenza del proprio biotipo è importante per personalizzare gli allenamenti e salvaguardare la salute

Hai mai sentito parlare di fisico androide e fisico ginoide? O più semplicemente di fisico a mela e fisico a pera? Se la risposta è sì, ti sarai chiesto cosa cambi. La macro differenza sta nella conformazione fisica e nel biotipo che influenza la distribuzione del grasso corporeo. Essere a conoscenza della propria fisionomia è importante non solo perché permette di andare ad agire sul corpo con allenamenti personalizzati, ma anche perché può avere un ruolo decisivo nella prevenzione di diverse patologie.

Qual è la differenza tra fisico androide e ginoide

Chi ha il fisico androide, o a mela, tende ad accumulare il grasso corporeo nella parte superiore dell’organismo, più precisamente su braccia, collo, torace, seno e addome. Caratteristiche comuni in questi soggetti sono la tendenza a sentire la necessità di carboidrati ad alto indice glicemico, valori di cortisolo alto e una maggiore produttività durante la mattina e nel primo pomeriggio.

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Il fisico ginoide viene invece paragonato a una pera perché l’accumulo di tessuto adiposo si concentra nella parte inferiore del corpo, specie nella zona di fianchi, glutei e cosce. Le persone che appartengono a questo biotipo hanno un metabolismo lento, di solito più attivo nel pomeriggio o verso sera e sono spesso soggetti a problemi di circolazione (capillari fragili, ristagni venosi e linfatici).

In che modo riconoscere il proprio biotipo

Come scoprire il biotipo di appartenenza? Il modo più veloce, oltre che più semplice, è di prendere le circonferenze del proprio corpo, nello specifico di vita e fianchi. Per la prima basta far passare un semplice metro da sarta sulla linea dell’ombelico, mentre per i secondi nel punto più largo del corpo, a livello dell’articolazione coxo-femorale. Dal numero ottenuto, grazie al rapporto tra la circonferenza vita e circonferenza fianchi, è possibile scoprire se si appartiene “alla mela o alla pera”. Se il valore è inferiore a 0.85, il biotipo è ginoide, se è superiore androide. Un’ulteriore conferma si può avere da alcune tecniche di misurazione quali plicometria, BMI e Body Mass Index.

Qual è il workout ideale in base al biotipo nutrizionale

Essere a conoscenza del proprio biotipo nutrizionale è importante perché consente di lavorare sul fisico con workout specifici che aiutano ad armonizzare la figura. In linea generale, il soggetto androide, dovrebbe dedicarsi all’attività fisica durante il picco di cortisolo, per una durata di almeno 35-40 minuti. Essendo caratterizzato da un accumulo di grasso prevalente a livello degli arti superiori e a livello addominale, il consiglio è di focalizzarsi sulla parte inferiore del corpo, con esercizi multiarticolari intensi, scegliendo carichi importanti sulle gambe e non troppe ripetizioni. Per la parte superiore del corpo invece è ideale un workout a circuito che alterna esercizi cardio a esercizi di tonificazione.

Per un soggetto ginoide, o a pera, si consigliano invece esercizi a basso impatto sulla parte inferiore del corpo e che stimolano la circolazione. Bene le camminate e i workout aerobici (non alzando troppo la frequenza cardiaca) che sollecitano il tessuto muscolare, facilitano il ritorno venoso e aiutano la capillarizzazione. Attenzione invece alle lunghe sessioni e agli eccessivi sforzi sulle gambe. Per la parte alta via libera ai carichi “pesanti”.

Conoscere il proprio biotipo è importante per preservare la salute

Ogni biotipo può portare a diverse patologie, per questo esserne a conoscenza è importante per conservare al meglio la propria salute. Nel caso del biotipo androide, la distribuzione del grasso nella zona superiore del corpo può causare l’insorgenza di patologie cardiovascolari quali ipertensione arteriosa, diabete mellito, arteriosclerosi, trombosi, ipercolesterolemia, oppure di patologie respiratorie. In genere, l’androide durante il sonno russa o può andare incontro ad apnee notturne.

Il biotipo ginoide invece, tipicamente femminile, accumulando grasso corporeo nella parte inferiore dell’ organismo, è predisposto a patologie osteoarticolari e vascolari locali, come edemi, ulcere agli arti inferiori, linfopatie, venopatie, ritenzione idrica e cellulite.

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Beatrice Foresti

Giornalista pubblicista, collabora con OK Salute e Benessere, insieme ad altre testate. È laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità all’Università IULM di Milano e ha da poco terminato un Master in Giornalismo alla RCS Academy. È appassionata di scrittura, radio, fotografia e viaggi.
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