Benessere

Essere gentili sul posto di lavoro in 10 mosse

Gesto semplice, consiste nell’esercitare la capacità di ascolto, essere disponibili e relazionarsi al prossimo con buone maniere

È un gesto semplice, gratuito, spontaneo e rivoluzionario. Alle volte “costa” fatica ed è sottovalutato, ma può fare la differenza, contribuendo al nostro benessere emotivo e a quello di chi ci circonda. È la gentilezza, un comportamento positivo che consiste nell’esercitare la capacità di ascolto, essere disponibili e relazionarsi al prossimo con buone maniere (senza forzature). Ma, come attuare tale pratica nella vita privata e, in special modo, nel lavoro?

Gentilezza: cosa ne pensano gli italiani

Secondo un’indagine condotta da InfoJobs, piattaforma per la ricerca di lavoro online, per otto italiani su dieci la gentilezza dovrebbe far parte delle soft skill da inserire in un cv, oltre ad essere un elemento determinante in fase di selezione e ad aumentare la produttività (96%).

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Inoltre, quando a essere gentile è il capo, si crea un’atmosfera più serena che permette di ottenere il massimo dalle persone, più motivate e responsabilizzate (lo ha detto il 93% delle persone intervistate). Non a caso, favorire lo spirito di squadra e la collaborazione, premiare i risultati ed evitare di scaricare le colpe in caso di insuccesso, oltre alla capacità di ascoltare i bisogni del proprio team, sono elementi vincenti per una leadership di successo, ma soprattutto gentile.

Essere gentili sul posto di lavoro in 10 mosse

Ecco allora il “Manifesto Gentilezza sul lavoro: mission possible“, stilato da infojobs, in collaborazione con l’autrice e illustratrice Sabrina Ferrero, per imparare ad “esercitare” l’arte della gentilezza in 10 mosse.

  1. Saluta quando entri o esci da un posto di lavoro. Esagera chiedendo: “come va?” e ascolta la risposta;
  2. Aiuta un collega: meno competizione e più collaborazione uguale si lavora meglio;
  3. Offri un sorriso e, se vuoi “strafare”, anche un caffè;
  4. Mettiti nei panni di un tuo collega per cinque minuti (vale anche per un cliente, un dipendente, un superiore). Scoprirai che è un essere umano, anche se a volte non sembra;
  5. Conta fino a dieci prima di parlare quando la situazione è tesa. Parla bene, comunica meglio;
  6. Cerca la soluzione e non l’assoluzione o il capro espiatorio;
  7. Festeggia i traguardi raggiunti tuoi e altrui. Si lavora meglio quando i nostri meriti vengono riconosciuti;
  8. Stabilisci un tetto massimo per le lamentele quotidiane: 10 minuti? 15 minuti? Il restante tempo usalo meglio;
  9. Usa le parole: “per favore” “scusa” e “grazie” sul lavoro. Per un ambiente lavorativo gentile usa parole gentili;
  10. Fai notare un talento a chi lavora con te o per te. Perché far notare solo i difetti? E se proprio devi farlo critica l’idea o il progetto e non la persona.

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Beatrice Foresti

Giornalista pubblicista, collabora con OK Salute e Benessere, insieme ad altre testate. È laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità all’Università IULM di Milano e ha da poco terminato un Master in Giornalismo alla RCS Academy. È appassionata di scrittura, radio, fotografia e viaggi.
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