Chi li aveva bollati come paccottiglia da fissati della new age dovrà ricredersi. I cd con suoni dalla natura e voci suadenti rilassano davvero. Anzi: sono benefici contro l’ipertensione arteriosa. Più efficaci di Wolfgang Amadeus Mozart, nientemeno.
La massima giù del 6,5%
con il suono delle onde
Il compositore salisburghese si rivolterebbe nella tomba se sapesse di essere stato messo a confronto con lo sciabordio delle onde dell’oceano. Un team di studiosi dell’Università americana di Seattle lo ha fatto su un gruppo di anziani. I risultati sono stati sorprendenti. Con le note di Mozart la pressione sistolica (la massima) è scesa in media del 5%. Invece con i cd audio rilassanti (in sottofondo i suoni del mare e una voce che suggerisce come respirare e pensare positivo) la pressione è scesa del 6,5%. Una differenza lieve ma significativa. Spiega Jean Tang, ricercatrice al College of nursing dell’università di Seattle, che ha condotto la ricerca: «Si calcola che una riduzione di nove millimetri di mercurio nella pressione massima porterebbe a un calo dei decessi per malattia coronarica (meno 9%) e per infarto (meno 14%). In tutti e due i casi anche la frequenza cardiaca è diminuita».
Sorge un’altra domanda: com’è possibile che una sonata del genio austriaco o il rumore delle onde del mare riescano a frenare una pressione ballerina? Tutto dipende dalla frequenza ritmica dei suoni ascoltati.
Infatti l’attività cerebrale lavora su onde a una certa frequenza, in media fra i 3 e i 30 hertz (infrasuoni), e tende a sincronizzarsi con i toni che la sollecitano. I suoni usati nei programmi di rilassamento audio guidato passano dalle onde teta (tra i 6 e gli 8 hertz) a quelle alfa (8 10 hertz) e, come un pifferaio magico, regolano le onde cerebrali su un intervallo di frequenza tipico di uno stato di rilassamento. Il cervello allora riduce la produzione di un ormone legato allo stress, i vasi sanguigni si rilassano e la pressione scende.
Effetti rilassanti già dopo 15 minuti
Per ottenere i risultati bastano un po’ di costanza, un quarto d’ora di quiete e un posto tranquillo, a casa o, se si può, anche in una pausa dal lavoro. Quindi bisogna lasciare fuori il mondo esterno e concentrarsi profondamente. Certo, non è sufficiente lo stereo per buttare nella spazzatura le pastiglie per la pressione, ma questo metodo dimostra che, anche seduti in poltrona, con le cuffie in testa e i piedi sul tavolino, ci si può prendere cura della propria salute.
Donatella Barus – OK La salute prima di tutto
Ultimo aggiornamento: 14 ottobre 2009
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