Bambini

Saper fare di conto? È ereditario, come le abilità letterarie

Uno studio britannico sui gemelli ha chiarito le basi genetiche dello sviluppo di alcune abilità infantili, tra cui matematica e lettura. Per diventare bravi, però, contano anche le esperienze di vita e la cultura.

Se anche per voi la matematica è indigesta, nonostante l'impegno sui libri di testo, c'è poco da rimproverarsi: sembra, infatti, che sia una di quelle capacità ereditabili, dettata dal profilo genetico di ognuno. Lo stesso vale per la predisposizione alle lettere, anche una maggiore facilità nell'elaborazione dei testi e nella lettura dipende dal DNA.

Sono queste i dati emersi dallo studio TEDS (Twins Early Development Study), condotto dai genetisti delle università di Oxford e di Londra nell'ambito del Wellcome Trust Case-Control Consortium 2, un progetto di ampio respiro che esplora la componente genetica nello sviluppo delle diverse abilità cognitive e dell'interazione tra di esse. L'indagine ha analizzato il profilo genetico di 2.794 gemelli britannici, identici e non, di 12 anni.

Gruppo San Donato

«Abbiamo affrontato il tema in due modi, prima confrontando le somiglianze tra migliaia di gemelli e poi misurando milioni di piccole differenze nel loro DNA. Entrambe le analisi hanno dimostrato che il corredo genetico è importante per la lettura e la matematica – ha spiegato il professor Oliver Davis, primo autore dello studio pubblicato su Nature Communications – Tuttavia, è anche chiaro che l'esperienza di vita e l'ambiente sono importanti e ci influenzano, facendoci diventare più bravi in una materia o in un'altra. E' questo complesso intreccio fra natura e cultura in cui cresciamo che ci fa diventare quello che siamo».

 

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