Benessere

Sport e benessere psicologico: quanto sport fare per essere felici?

Bastano pochi minuti al giorno per consentire il rilascio degli ormoni della felicità. Ecco quanti minuti al giorno dobbiamo dedicare all'attività fisica

La relazione tra sport e benessere psicologico è indagata da decine di studi scientifici. Com’è noto l’attività fisica permette il rilascio di endorfine e serotonina, che sono gli ormoni della felicità. Il rilascio di questi neurotrasmettitori assicurano proprio uno stato di euforia. La domanda che ci si pone ora è quanta attività fisica dobbiamo fare per far sì che il nostro organismo rilasci queste fondamentali sostanze per la salute mentale? Una meta analisi dell’Università del Michigan negli Stati Uniti ha dimostrato che per gli anziani sono sufficienti 10 minuti di attività fisica tutti i giorni. Per gli altri serve qualche minuto in più. Si conferma quindi il ruolo centrale dell’esercizio fisico moderato e costante. Già un recente studio aveva dimostrato come fare attività fisica in questi tempi di restrizioni dovute alla pandemia di Covid fosse un toccasana.

Sport e benessere psicologico: lo studio ha analizzato dati di centinaia di migliaia di persone

Gli esperti in forza all’ateneo nord americano hanno messo sotto la lente d’ingrandimento una ventina di studi svolti sull’argomento. Centinaia di migliaia i dati analizzati, con persone che provenivano da una notevole quantità di Paesi sparsi per tutti i continenti. I risultati del loro lavoro sono stati pubblicati sulla rivista scientifica  Journal of Happiness Studies.

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Gli esiti dello studio sembrano non lasciare spazio a dubbi. Le possibilità di vivere una vita felice sono del 52% più alte tra chi si dedica con costanza allo sport. Queste probabilità scendono proporzionalmente con la diminuzione dei minuti spesi ogni giorno per fare esercizio fisico, fino a diventare percentuali negative per chi vive una vita sedentaria.

Quanto sport fare per essere felici?

Non serve esagerare con l’attività fisica, anzi. L’esercizio fisico dev’essere moderato. Naturalmente dipende dall’età e dalle condizioni di salute di ciascuno. L’analisi delle ricerche ha portato gli esperti ad affermare come siano sufficienti 10 minuti al giorno perché si possa beneficiare del rilascio di endorfine e serotonina. Anche tra chi ha superato malattie impegnative, come ad esempio un cancro, fare un po’ di esercizio fisico permette una qualità della vita decisamente più alta.

Sport e benessere psicologico: inutile se non controproducente esagerare

Come si diceva esagerare con l’attività fisica potrebbe addirittura essere controproducente. Le linee guida consigliano di fare esercizio fisico per 150 minuti alla settimana. Lo studio ha dimostrato che oltre questa soglia non c’è alcun miglioramento aggiuntivo sullo stato del nostro umore.

Anche il nostro peso corporeo incide sullo stato di felicità. I giovani con un peso ideale hanno la possibilità più alta di essere felici, rispetto a chi è in sovrappeso. Ma anche chi è in sovrappeso od obeso ha probabilità maggiori di essere felice se pratica attività fisica.

Ci sono esercizi migliori di altri?

La risposta degli esperti è no. Non c’è un’attività fisica che rende più felici di altri. Naturalmente il consiglio è quello di seguire le proprie inclinazioni personali. L’importante è dedicare alcuni minuti ogni giorno all’attività fisica. Si possono scegliere attività cardio, come la passeggiata a passo veloce, la corsa, la bicicletta, il nuoto. Oppure attività come il tennis, il padel che va sempre più di moda o il calcetto. Ci si può dedicare al ballo o al sollevamento pesi. Insomma è fondamentale muoversi ogni giorno, non che sport fare.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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