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Compiti delle vacanze: i libri di lettura fateli scegliere ai ragazzi

Così avranno migliori risultati quando riprenderanno la scuola a settembre

E’ partito il conto alla rovescia. Mancano poche settimane alla fine dell’anno scolastico, e gli insegnanti stanno già preparando il temutissimo elenco dei compiti delle vacanze, che ormai terrorizza tanto gli studenti quanto i loro genitori. Ogni anno gli stessi dubbi, le stesse domande. Saranno troppi? Serviranno davvero a qualcosa? Mettetevi l’animo in pace: sì, servono. I libri di lettura, in particolare, aiutano i ragazzi a mantenere “acceso” il cervello anche durante le lunghe vacanze estive, soprattutto quando i titoli li scelgono loro. A dirlo è uno studio della Rochester University di New York presentato in occasione del congresso annuale dei pediatri americani.

Per sondare il rapporto tra bambini e letture estive, i ricercatori hanno condotto nel 2013 un primo esperimento pilota su una quarantina di alunni di seconda elementare. Alla prima classe è stato dato il solito elenco prestabilito di letture per l’estate, mentre nella seconda classe è stata organizzata una mini-fiera del libro in cui i bambini sono stati invitati a prendere gratuitamente 13 volumi di loro gradimento.

Gruppo San Donato

I risultati dei test condotti al rientro dalle vacanze non lasciano spazio a dubbi: grazie alla lettura, i bambini sono riusciti a non perdere terreno durante la lunga pausa estiva, mantenendo intatte le proprie capacità di lettura. Gli alunni che avevano potuto scegliere i titoli secondo i propri gusti personali sono riusciti perfino a migliorare i loro punteggi rispetto ai test condotti sul finire dell’anno scolastico precedente.

Nel 2014 l’esperimento è stato esteso a quattro classi di prima e seconda elementare. «Alla luce del successo dell’iniziativa, abbiamo permesso anche agli alunni del gruppo di controllo di scegliere almeno alcune delle letture per l’estate», spiegano i ricercatori. Al rientro a scuola, in autunno, 7 alunni su 10 erano riusciti a conservare o a migliorare le proprie capacità di lettura: un risultato straordinario, che mai era stato raggiunto prima in quella scuola frequentata soprattutto da bambini di famiglie a basso reddito.

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