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Bambini: 4 esercizi di mindfulness per farli rilassare

Mandala e respirazione controllata aiutano i piccoli a favorire il rilassamento, stimolare la creatività e avere maggiore rispetto dell’ambiente

Capita che i bambini non riescano a stare fermi sotto l’ombrellone e non sempre è colpa della noia o del caldo. Disturbi dell’attenzione e iperattività non sono capricci, ma problematiche che possono manifestarsi nei più piccoli. La diagnosi avviene mediante criteri clinici nei primi 4 anni di età e comunque sempre prima dei 12 anni. Se il problema non è grave – e sotto controllo medico – ci si può affidare alle pratiche mindfulness. Mandala e respirazione controllata aiutano i bambini a favorire il rilassamento, stimolare la creatività e avere maggiore rispetto dell’ambiente.

La meditazione dai 3 anni in su

Si è spesso portati a credere che la meditazione sia di competenza di monaci, guru e maestri spirituali. In realtà è una disciplina che tutti possono apprendere, anche i bambini molto piccoli, purché venga pensata e progettata tenendo conto delle loro capacità. Ci si può avvicinare già dai 3 anni ed è utilissima per migliorare le prestazioni scolastiche (in particolare per favorire la concentrazione), la fiducia in se stessi e l’equilibrio fisico-mentale. Ma è perfetta anche sotto l’ombrellone, per giocare imparando. Ecco 4 esercizi da provare.

Gruppo San Donato

I mandala con le conchiglie

I mandala hanno antiche origini. I monaci tibetani li realizzano usando sabbie colorate mentre nel mondo Occidentale si sono diffusi sotto forma di disegni da colorare. «Al mare si può fare una versione diversa, che prevede l’uso di materiali naturali che l’ambiente ci mette a disposizione: conchiglie, pezzetti di legno, sassolini, foglie e rametti. L’obiettivo di questa attività è combinare i materiali tra loro in base, anche, a quello che è lo stato emotivo del momento, organizzandoli in una forma circolare», afferma Monia Monti, pedagogista, istruttrice di mindfulness e trainer di meditazione, autrice del libro Giochiamo a meditare.

A cosa serve?

Più ci si immerge nella creazione del mandala, più si percepisce che le emozioni non piacevoli, come l’ansia, la paura, la tristezza, scivolano via per lasciare il posto a un senso di profonda calma e serenità.

È un’attività che ha molteplici finalità

  • Stimola la creatività
  • Favorisce la focalizzazione al momento presente
  • Migliora la concentrazione, la memoria, l’attenzione
  • Calma la mente
  • Riduce l’ansia e lo stress
  • Favorisce il rilassamento
  • Risveglia i sensi
  • Permette di avere maggiore rispetto dell’ambiente
  • Consente di esercitare stupore, meraviglia per le cose che ci circondano

Si può fare anche in gruppo con altri bambini

Il mandala può essere realizzato individualmente o in piccolo gruppo. In quest’ultimo caso diventa un ottimo esercizio per:

  • favorire la condivisione di materiali;
  • il rispetto dello spazio dell’altro;
  • il mettersi d’accordo sulla disposizione dei materiali.

Una barca per respirare

Questa attività aiuta a rilassarsi, a ritrovare una profonda calma, ad allentare le tensioni, le paure e le preoccupazioni. «Consente di gestire meglio le emozioni. Può essere praticata in qualsiasi momento della giornata, soprattutto quando l’ansia sale e i pensieri iniziano a rincorrersi freneticamente nella mente», afferma la pedagogista Monti. Sono sufficienti pochi minuti.

Come si mette in pratica l’esercizio

  • Assieme ai propri bambini occorre costruire una barchetta di carta che può anche essere colorata, disegnata e decorata con conchiglie, sabbia per renderla maggiormente accattivante.
  • Ai bambini viene proposto di stendersi sul lettino o sulla sabbia e di appoggiare la barchetta sulla propria pancia. La pancia diventa il mare.
  • I bambini vengono invitati a chiudere gli occhi e a portare l’attenzione al proprio respiro, all’aria che entra e che esce naso, per alcune volte.
  • Si può far notare ai bambini che mentre inspirano l’aria è fresca e quando espirano l’aria è calda. Inoltre, quando l’aria entra dal naso la barchetta si solleva, come se nella pancia ci fosse un’onda e quando l’aria esce la barchetta scende.

Risvegliare i sensi dei bambini

I bambini vengono invitati a sdraiarsi sulla sabbia, a chiudere gli occhi e fare qualche bel respiro. Un’attività che migliora l’attenzione e la consapevolezza di sé, favorisce il risveglio dei sensi e al tempo stesso dona un profondo senso di calma e tranquillità.

Si chiede loro di:

  • percepire il contatto delle gambe, della schiena e della testa con la sabbia e la sensazione che ne hanno;
  • ascoltare i rumori vicini e lontani, ad es. il chiacchiericcio della gente, il suono di una radio, il rumore del mare, il canto di un gabbiano, ecc.;
  • sentire i profumi, ad esempio della crema da sole, del mare, del cibo, della propria pelle, ecc,
  • percepire la sensazione della sabbia tra le mani, notare il calore del sole o dell’aria sulla pelle e così via,
  • osservare il cielo, la forma delle nuvole e via dicendo.

Camminata consapevole 

«È un esercizio che aiuta i bambini a focalizzarsi sul momento presente, ad avere maggiore consapevolezza del loro corpo mentre si muovono e a prestare attenzione all’ambiente», afferma la specialista.

Si invitano i bambini a portare attenzione su un elemento alla volta:

  • il contatto dei piedi con la sabbia notando: la temperatura, la consistenza, la sensazione della sabbia tra le dita, il contatto con le conchiglie;
  • il movimento dei piedi e delle gambe, mentre si sollevano, si piegano e toccano nuovamente terra;
  • i profumi, i colori, i suoni, la vista.

La mindfulness è un allenamento

La pratica costante è un vero e proprio allenamento: più si pratica più si riuscirà ad avere una maggiore percezione del corpo e una maggiore consapevolezza dei pensieri. Certamente all’inizio servirà più tempo per entrare in contatto con le proprie emozioni e per calmare il respiro, ma con la pratica sarà tutto più semplice. Per gli enormi e innumerevoli benefici che apporta, la mindfulness meriterebbe di essere parte integrante delle materie di studio, come già avviene in molti Paesi del mondo, come Stati Uniti, Danimarca e Paesi Bassi, solo per citarne alcuni.

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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