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Prevenire l’obesità è un passo fondamentale per la salute

Numeri in continua crescita, la pandemia potrebbe incidere per un terzo. Ecco tutto quello che devi sapere sull'obesità

Prevenire l’obesità è ormai decisivo nel nostro Paese. La metà circa degli italiani è in sovrappeso. Sei uomini su dieci hanno chili in più da smaltire, mentre tra le donne sono quattro ogni dieci. Meno marcata la differenza di genere quando si parla di obesità vera e propria. L’11,7% degli uomini e il 10,3% delle donne. Quando si va avanti con l’età c’è il sorpasso della parte femminile. A partire dai 75 anni, il 14,1% delle donne è obesa, mentre gli uomini sono il 13,5 per cento. Qui puoi trovare tutti gli interventi per dimagrire e i requisiti che vengono richiesti.

Prevenire l’obesità: si tratta di una malattia vera e propria

Medici ed esperti da tempo ormai convergono sul fatto che l’obesità debba essere riconosciuta come una malattia. Non solo quindi come un fattore di rischio per altre patologie, ma essa stessa una malattia grave. Qui puoi trovare tutte le informazioni sui centri anti obesità.

Gruppo San Donato

Non ci sono grandi differenze neanche per quanto riguarda la distribuzione geografica. La zona dove risiedono più persone obese è il Sud del nostro Paese con il 12,4 per cento. Nel Nord Est e nelle isole maggiori il dato scende all’11,4%, mentre al Nord Ovest e al Centro si ferma al 10.

Al Sud più di un ragazzino ogni tre è obeso

Particolarmente preoccupante la situazione dei bambini e degli adolescenti, anche per le pesanti conseguenze che potrebbero incontrare da adulti. Qui le differenze geografiche sono molte. Tra i 3 e i 17 anni addirittura il 34,1% è considerato obeso al Sud, mentre nel Nord Ovest sono 2 ogni 10. La percentuale sale al 22,4% nel Nord Est. Nel Centro del nostro Paese è obeso il 23,9% nella fascia di età indicata. Nelle isole maggiori torna a salire al 28,4 per cento. Le Regioni più colpite sono la Campania con il 37,8% e il Molise con il 33,5 per cento. La Basilicata è al 32,4%, l’Abruzzo e la Puglia al 31,2 per cento.

Prevenire l’obesità evita malattie croniche importanti

Il sovrappeso e soprattutto l’obesità tra bambini e ragazzi aumentano in modo significativo il rischio di sviluppare malattie croniche importanti, come quelle cardiovascolari, il diabete e alcuni tipi di tumore. Diversi studi confermano che un bambino o un ragazzino obeso diventerà un adulto obeso in più del 30% dei casi.

I problemi psicologici legati all’obesità

Oltre alle patologie croniche ci sono anche conseguenze psicologiche importanti nei ragazzini obesi. Spesso sono vittime di bullismo da parte dei coetanei o di cyberbullismo. Spesso hanno problemi di relazione e di autostima. Il loro rendimento scolastico in genere è inferiore e possono soffrire di ansia e depressione.

Obesità e Covid

Questa situazione allarmante è stata ulteriormente aggravata dalle conseguenze della pandemia da Covid-19. I continui confinamenti o lockdown, uniti alla difficoltà di svolgere attività fisica avrebbe fatto aumentare i tassi di obesità e sovrappeso di almeno il 30 per cento.

Ma c’è di più. L’obesità è uno dei principali fattori di rischio di sviluppare sintomi gravi di Covid. Fa impennare le possibilità di dover ricorrere alle cure dell’ospedale o addirittura di dover entrare in Terapia Intensiva.

Obesità e rapporti sessuali

Sono ancora poche le ricerche che hanno investigato su questo tema. Alcune evidenze scientifiche però sottolineano come l’obesità possa avere come conseguenza anche una disfunzione sessuale. Per gli uomini obesi è alto il rischio di difficoltà ad avere un’erezione. Ci sono anche altri problemi, come difficoltà nella prestazione sessuale, calo del desiderio, fino a evitare in toto i rapporti sessuali.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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