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Farmaci contro obesità già dai 12 anni, cambiano le regole

In Italia sono disponibile due farmaci capaci di aiutare i ragazzini a perdere peso. Sana alimentazione e attività fisica regolare restano comunque i due pilastri da seguire

Farmaci contro obesità infantile. Già dai 12 anni si possono prescrivere farmaci contro l’obesità. Cambiano le linee guida per il trattamento dell’obesità infantile e degli adolescenti della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp). Gli esperti sottolineano che seguire uno stile di vita sano, dato da una dieta sana e varia accompagnata da un’attività fisica moderata e regolare resta il primo obiettivo. Se però questi interventi non risultano sufficienti si possono usare farmaci per perdere peso e abbattere il rischio di sviluppare malattie correlate a un peso eccessivo. Già negli scorsi giorni era stato diffuso un allarme sui disturbi alimentari che colpiscono un numero sempre maggiore di giovanissimi.

Farmaci contro obesità infantile: quali medicinali sono stati autorizzati?

Al momento ci sono due farmaci anti obesità che l’Aifa ha approvato anche per i ragazzini. Si tratta di:

Gruppo San Donato

  1. Setmelanotide, per alcune forme genetiche rare di obesità a partire dai sei anni in poi
  2. Liraglutide per le forme di obesità comune a partire dai 12 anni in poi. È un analogo di un ormone gastrointestinale umano, il GLP-1 che agisce riducendo l’appetito.

L’Italia tra i Paesi più a rischio nella Ue

L’Italia, insieme a Portogallo e Grecia, ha il triste primato dei tassi più alti dell’Unione europea nella fascia dei bambini e degli adolescenti. Il nostro Paese nella fascia di età compresa tra i 5 e i 15 anni conta 700.000 obesi, quasi il 10% del totale. Di questi più di 150.000 sono obesi gravi.

Farmaci contro obesità infantile: sana alimentazione e attività fisica restano fondamentali

«L’obesità non è una colpa né una scelta, ma una malattia cronica e complessa non del bambino ma di tutta la famiglia», dice Mariacarolina Salerno, presidente della Siedp. «Dire che l’obesità è una malattia non significa che è sempre necessario un approccio farmacologico, né tantomeno chirurgico. Lotta alla sedentarietà e un’alimentazione sana degli adolescenti e delle loro famiglie rappresentano il primo tentativo da fare», precisa Maria Rosaria Licenziati, segretario generale della Siedp.

Se nulla funziona si può pensare anche all’intervento chirurgico

«Il farmaco non sostituisce, ma si affianca alla correzione dello stile di vita. Una possibilità che non avevamo e che ora è disponibile: farmaci che comportano una riduzione del peso anche del 10%». Il professor Claudio Maffeis è il primo autore delle linee guida. «Poi, se nemmeno le medicine funzionano, si può considerare l’intervento chirurgico».

L’iniziativa “Bambini in piazza per la Salute”

Per rimarcare l’importanza di uno stile di vita sano, sabato 4 marzo in quattro città (Napoli, Genova, Parma e Messina) la Siedp, con il supporto dell’Unione Italiana Sport per tutti, promuove l’iniziativa “Bambini in piazza per la Salute“, nell’ambito della quale saranno offerte visite gratuite ai bambini e saranno fornite indicazioni per adottare corretti stili di vita.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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