Alimentazione

Cozze: proprietà e benefici di questo “elisir di lunga vita”

Invitanti e nutrienti, fanno bene alla salute e all’ambiente. Contengono poche calorie, molti sali minerali e vitamine ma attenzione alle contaminazioni

Per condire la pasta oppure servite nella intramontabile impepata, le cozze sono le regine della dieta estiva. Invitanti e nutrienti, fanno bene alla salute e all’ambiente. Tra l’altro sono ottime per chi non vuole ingrassare, perché contengono 70 calorie ogni 100 grammi, forniscono i preziosi omega 3, oltre a ferro, vitamina A, zinco e selenio. Insomma sembrerebbero non presentare problemi, ma attenzione alle contaminazioni.

Le cozze assorbono anidride carbonica

Le cozze, il cui nome scientifico è Mytilus galloprovincialis, sono dei molluschi composti da due valve uguali, ossia i gusci neri che contengono il mitile. Gusci che rendono le cozze alleate dell’ambiente perché in grado di assorbire anidride carbonica. La molecola di Co2 biocalcificata nel guscio, infatti, è intrappolata in forma insolubile e rimossa dall’ecosistema marino al momento della raccolta dei molluschi. In tutta la fase di accrescimento della cozza viene sottratta più Co2 di quella che è rilasciata risultando, dunque, carbon negative.

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25 mitili contengono il fabbisogno quotidiano di ferro

Una porzione di cozze, cioè circa 25 mitili, copre quasi totalmente il fabbisogno quotidiano di ferro, che rientra nella sintesi della serotonina e della dopamina, la molecola dell’euforia. Nel mondo vegetale, dai legumi al cioccolato, dai broccali ai pistacchi, c’è il ferro non eme. Invece il ferro eme, un residuo delle emoproteine muscolari, si trova solo nella carne, nei pesci, nei molluschi, nei crostacei e nel tuorlo d’uovo.

Sono un antinfiammatorio naturale

Questi molluschi aiutano il sistema immunitario, vantano proprietà antiossidanti, sono un’ottima fonte di omega 3 e di acidi grassi, risultano un ottimo antinfiammatorio naturale e quindi sono consigliate per trattare reumatismi, artrite e artrosi.

Cozze, utili in caso di stanchezza cronica

Le cozze sono raccomandate in caso di affaticamento grazie al contenuto di vitamina B, iodio e magnesio. Grazie alle loro proprietà digestive per merito del ferro vengono suggerite anche a chi ha problemi di anemia. Questi mitili dalla forma allungata sono, inoltre, considerati un cibo afrodisiaco, sebbene questa credenza sia priva di ogni valore scientifico.

Sono adatte a un regime ipocalorico

Le cozze contengono 70 calorie ogni 100 grammi, hanno un basso contenuto di grassi, quindi adatte a un regime alimentare ipocalorico. La porzione ideale è quella composta da 300 o 400 grammi di cozze.

Cozze, amiche della tiroide

Il corpo umano è continuamente esposto a una variazione del proprio metabolismo, legato a molte variabili: età, stress, microbioma intestinale (flora batterica dell’intestino) e non ultimo gli ormoni, per cui spesso si verificano stati di disidratazione ed eccessiva sudorazione. Consumare delle cozze significa contrastare questi fenomeni, in quanto sono ricche di iodio, elemento indispensabile per evitare alcune disfunzioni come quelle legate alla tiroide.

Protettive nei confronti del sistema cardio-vascolare

Non sono da trascurare le proprietà di questo mollusco nei confronti del cuore. Il suo alto contenuto di potassio aiuta a controllare la pressione e la ritenzione idrica. L’apporto in acidi grassi è moderato e il profilo lipidico risulta positivo poiché equamente ripartito tra grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi.

Come evitare eventuali contaminazioni batteriche

Le regine dell’estate sembrano non presentare problemi ma qualche attenzione la dobbiamo fare, perché possono essere fonte di contaminazione batterica, se provengono da acque di mare non perfettamente pulite.

  • Evitate di mangiarle crude: solo con la cottura infatti i batteri vengono inibiti e si evitano spiacevoli disturbi intestinali;
  • La classica spruzzatina di limone non ha alcun ruolo protettivo nei confronti delle eventuali infezioni presenti;
  • Per eliminare la sabbia eventualmente accumulata all’interno del guscio è necessario porre i frutti di mare in un catino con acqua e aggiunta di sale da cucina: 30 grammi per litro.

Consigli per l’acquisto delle cozze

Certificazione CEE

Comprate quelle confezionate nei sacchetti che hanno il bollo Cee, che consente di identificare l’origine certa del prodotto, la data di confezionamento e garantisce la sua sicurezza igienico sanitaria.

Garanzia di freschezza

Per controllare, al momento dell’acquisto, che le cozze siano realmente fresche affidatevi a una rapida ispezione: l’odore deve essere leggero, il guscio brillante e lucido e le valve ben chiuse e non rotte.

Quando? Nei mesi senza R

Si trovano in commercio tutto l’anno, ma ci sono mesi migliori per comprarle rispetto ad altri: per mangiare le cozze si devono prediligere i mesi senza “r” (il periodo migliore va da maggio ad agosto), quando il mollusco risulta particolarmente saporito.

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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