AlimentazioneAllergie e intolleranze

Arachidi bollite potrebbero aiutare a superare l’allergia

Sempre più persone anche in Italia scoprono di essere allergici a questo legume. I ricercatori però avvertono: "Non fatelo a casa, senza supervisione medica"

Le arachidi bollite contro l’allergia? Lo sostiene uno studio australiano, secondo cui bollire il legume e mangiarne piccole dosi potrebbe aiutare a superare questa allergia, come una vera e propria immunoterapia orale. I ricercatori hanno sperimentato questo metodo per un anno su 70 bambini e ragazzini tra i sei e i 18 anni, allergici alle arachidi. Il gruppo di ricerca ha però sottolineato che i genitori non devono fare questo trattamento a casa, perché potrebbe essere particolarmente pericoloso. Un tempo era un’allergia molto diffusa solo nei Paesi anglosassoni. Ora anche da noi con il boom del burro di arachidi, i casi si stanno moltiplicando.

Da tempo molti esperti ipotizzano che l’abitudine di mangiare arachidi bollite in diversi Paesi asiatici sia il motivo per cui in queste aree l’allergia al legume è rarissima.

Gruppo San Donato

Arachidi bollite contro l’allergia: ecco quali sono le dosi

Nelle prime 12 settimane della sperimentazione clinica i ragazzini hanno mangiato dosi di arachidi bollite per dodici ore. La dose era di 62,5 milligrammi di polvere del legume. Praticamente un sedicesimo di un’arachide. Per 20 settimane le arachidi mangiate erano state bollite per due ore. Infine nelle ultime 20 settimane hanno assunto arachidi tostate. L’80% di loro è riuscito a mangiare 12 arachidi tostate al giorno senza avere alcuna reazione allergica.

Metodo importante soprattutto per l’ingestione accidentale. Molti alimenti già pronti possono contenere tracce di questo legume

«Questo metodo è fondamentale per offrire un alto livello di protezione contro l’esposizione accidentale. L’obiettivo della nostra ricerca era proprio quello di eliminare l’ansia e lo stress che derivano dalla preoccupazione per l’esposizione accidentale alle noccioline». Il professor Luke Grzeskowiak della Flinders University e del South Australian Health and Medical Research Institute è il primo autore dello studio.

Ecco i sintomi più diffusi

L’allergia alle arachidi si manifesta generalmente con orticaria, vomito e crampi allo stomaco, tosse secca e respiro affannoso, prurito e gonfiore di lingua e gola, vertigini, perdita di coscienza. Si può arrivare allo shock anafilattico, che mette a rischio la vita di una persona allergica.

Attenzione alla cross reattività

Alcune persone allergiche alle arachidi possono manifestare sintomi anche mangiando altri alimenti apparentemente non correlati. In questi casi si parla di cross-reattività. Accade quando le nostre difese immunitarie identificano proteine simili a quelle che scatenano l’allergia, scatenando una forte risposta immunitaria. I casi più frequenti di cross-reattività con le arachidi sono la frutta a guscio, la frutta in generale, la soia, alcune verdure e i legumi.

 

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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