Alimentazione

Cibi già pronti aumentano il rischio di 32 malattie

Una imponente ricerca su 10 milioni di persone dimostra quanto sia pericoloso mangiare troppo spesso alimenti ultraprocessati

Quali malattie si rischiano con i cibi già pronti? Mangiare spesso cibi ultraprocessati, come quelli già pronti, cereali con zuccheri aggiunti o pane in cassetta aumenta il rischio di sviluppare 32 malattie, tra cui cancro, diabete di tipo 2 e problemi di salute mentale.

La notizia arriva da una meta analisi, che ha analizzato i dati di 10 milioni di persone. È la ricerca più ampia mai realizzata sull’argomento. Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica British Medical Journal.

Gruppo San Donato

Quali sono i cibi ultraprocessati?

Si tratta di alimenti spesso ricchi in grassi saturi, sale e zuccheri e poveri di vitamine e fibre. I ricercatori hanno trovato prove convincenti sul fatto che un consumo alto è associato a un aumento del rischio di attacco cardiaco o ictus del 50 per cento.

Questi alimenti contengono:

  • coloranti,
  • emulsionanti,
  • aromi e altri additivi,
  • subiscono tipicamente molteplici processi industriali che la ricerca ha scoperto degradare la struttura fisica degli alimenti, rendendoli rapidamente assorbibili.

Quali sono i più diffusi?

I più diffusi cibi ultra processati sono:

  • bevande gassate e zuccherate;
  • hamburger;
  • veg-burger e hamburger vegani;
  • wurstel;
  • zuppe confezionate;
  • snack e merendine confezionate;
  • creme spalmabili;
  • fette biscottate e cereali per colazione;
  • salse istantanee;
  • pizze confezionate;
  • bastoncini di pesce.

Quali sono le conseguenze?

  • Aumento del livello di zucchero nel sangue,
  • riduzione del senso di sazietà,
  • danni al microbiota, i cosiddetti batteri buoni che difendono la nostra salute. Gli additivi alimentari come dolcificanti non nutritivi, amidi modificati, gomme ed emulsionanti sembrano influenzare il microbiota, i livelli di infiammazione intestinale e le risposte metaboliche agli alimenti, aumentando potenzialmente il rischio di attacco di cuore e ictus.

Quali malattie si rischiano con i cibi già pronti? 

I ricercatori hanno diviso i cibi analizzati a seconda del grado di precisione delle prove scientifiche che abbiamo a disposizione.

Prove scientifiche convincenti su quali malattie si rischiano con i cibi già pronti

Ci sono prove scientifiche convincenti che un forte consumo di questi alimenti è legato a un rischio maggiore del 50% di morire per malattie cardiovascolari, del 12% di sviluppare diabete di tipo 2, del 50% di sviluppare ansia.

Piuttosto convincenti

Ci sono prove piuttosto convincenti che possano aumentare le probabilità di morire per qualsiasi causa di un quanto. Aumenta il rischio fino al 60% di sviluppare obesità e problemi con il sonno. C’è un rischio maggiore del 22% di ammalarsi di depressione.

Prove limitate su quali malattie si rischiano con i cibi già pronti

L’impatto sull’asma, la salute gastrointestinale e alcuni tipi di cancro non è ancora stato dimostrato senza ombra di dubbio.

La ricerca su quali malattie si rischiano con i cibi già pronti dà conclusioni utili per i legislatori

Il gruppo di lavoro ha chiesto interventi su questi alimenti come quelli messi in atto per il mondo delle sigarette. Bisogna essere molto chiari con l’opinione pubblica e utilizzare etichette in cui le persone sappiano che stanno comprando cibo ultra processato. Chiedono inoltre che ne sia vietata la vendita nei negozi in prossimità di scuole e ospedali.

Limiti dello studio

Molti studi dimostrano che le persone che consumano spesso cibi pronti hanno anche uno stile di vita poco salutare e quindi un rischio maggiore di malattia. In pratica alcuni si chiedono se sia il cibo in sé ad aumentare il rischio di malattie o le abitudini nel loro insieme.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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