Rilassiamoci… ne avremo dei vantaggi in salute a tal punto da far risparmiare lo Stato. In sintesi è questa la conclusione di uno studio del Massachusetts General Hospital di Boston, pubblicato sulla rivista scientifica Plos One.
Gli autori sono partiti dal presupposto che le malattie legate allo stress, come ansia e depressione, negli Stati Uniti sono al terzo posto per costi di cura, subito dopo le malattie cardiache e il cancro. Per contro, i benefici delle tecniche di rilassamento per contrastare appunto ansia e stress, come quelle legate al respiro, oppure lo yoga e la meditazione, sono già stati ampiamente dimostrati. Il loro obiettivo quindi era dimostrare se le tecniche antistress praticate regolarmente, potevano anche ridurre la spesa sanitaria.
Così hanno messo a confronto due gruppi di circa 1000 persone: il primo composto da individui che nell’arco di un anno hanno utilizzato regolarmente tecniche di rilassamento; il secondo composto invece da individui simili per età, stili di vita e condizioni di salute, ma che nello stesso periodo di tempo non si erano dedicati alla pratica di alcuna disciplina di rilassamento.
L’anno successivo hanno valutato quante volte i partecipanti allo studio sono ricorsi ai servizi sanitari (dai laboratori di analisi a reparti per indagini radiologiche etc): nel primo gruppo si è avuto un calo del 43% di richieste di assistenza sanitaria, mentre si è registrato un lieve aumento tra chi apparteneva al secondo gruppo.
Secondo i ricercatori è tutto merito delle discipline e delle tecniche che insegnano a rilassarsi, perché contribuiscono significativamente a ridurre stress, ansia ma anche depressione e ipertensione. Tutti problemi che spingono le persone a rivolgersi al medico, contribuendo così all’aumento della spesa sanitaria.
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