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Caserta: mamma a 61 anni senza fecondazione assistita

Ha dovuto aspettare 61 anni per diventare mamma per la prima volta. È successo il 19 settembre al Pineta Grande Hospital di Castel Volturno, nel casertano. La mamma, Maria Rosaria Veneruso, si dice al settimo cielo. Il piccolo, che è stato battezzato con il nome di Elias, pesa 3,5 chili ed è alto 50 centimetri. Sia il bambino che la madre godono di buona salute.

La donna aveva vissuto quattro gravidanze interrotte prima di realizzare quello che lei ha definito essere il suo sogno. L’ospedale, in una nota, ha spiegato che ha seguito la signora solo per la durata della gravidanza, quando era già incinta.

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Maria Rosaria ha raccontato di non essere ricorsa alla fecondazione assistita, ma di essersi sottoposta semplicemente a una cura ormonale. Ha raccontato di aver vissuto molto serenamente il periodo della sua gravidanza insieme a suo marito e di aver anche praticato attività fisica fino a poche settimane dal parto.

«Ora ci godremo il bimbo, è un sogno che si realizza – ha dichiarato la donna, insieme al marito che è a sua volta ultrasessantenne -. In famiglia siamo molto longevi, quindi siamo fiduciosi che riusciremo a vederlo crescere, e a stare con lui più a lungo possibile».

Ogni qual volta una donna partorisce in età avanzata scoppiano polemiche sul senso di questa scelta. Il nostro corpo – sostengono gli esperti – non è adatto ad avere bambini a 60 anni.

Al momento la donna più anziana del mondo a dare alla luce un bambino è Adriana Iliescu, una pensionata romena che il 16 gennaio 2005, ha partorito sua figlia, quando aveva 66 anni e 230 giorni.

Solo qualche mese fa una notizia che è arrivata dall’India aveva sconvolto il mondo:una donna di 70 anni aveva annunciato di aver partorito un bambino di nome Armaan. La signora però non è entrata nella discutibile classifica delle donne che hanno partorito in età più avanzata, perché non ha documenti d’identità.

Francesco Bianco

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