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Paola Cortellesi: «Per la mia povera schiena mi tengo in forma con il nordic walking»

«A 12 anni mi fu diagnosticata la scoliosi. Non posso correre per non stressare la colonna vertebrale, allora vado in montagna con i bastoncini»

Avete presente le videocassette di fitness degli anni 90? Quelle in cui le insegnanti di aerobica indossavano tutine fluorescenti, la fascetta in spugna che teneva la loro folta chioma bionda, e poi il trucco perfetto e il sorriso da spot del dentifricio? Ecco. Ora che ve le siete ricordate, dimenticatele. E immaginate un paio di scarponcini tacco 4, occhiali da sole, abbigliamento comodo da zia Pina e due bastoncini da trekking. Lo so, l’outfit non è dei più sexy, ma l’attività in questione è uno spasso. Sto parlando del nordic walking, ovvero una camminata naturale a cui viene aggiunto l’uso dei bastoncini non come semplice appoggio ma, attraverso l’azione di spinta svolta dalle braccia, come strumenti funzionali all’esercizio fisico. Può sembrare una «passeggiata», ma richiede una tecnica precisa e molta energia.

Con questo sport brucio molte calorie
Mi sono avvicinata a questa disciplina di recente e me ne sono subito innamorata per diversi motivi. Il primo perché, non essendo mai stata un’amante del fitness in palestra (nonostante ci vada per fare pilates), preferisco attività all’aria aperta, e poi perché è uno sport adatto ai miei problemi di schiena. A 12 anni mi fu diagnosticata una scoliosi che ho curato, e continuo a tenere sotto controllo, con la ginnastica posturale e il nuoto che pratico da più di 30 anni.
Sotto il parere dell’esperto ho smesso di correre, perché il salto fisiologico della corsa poteva causare traumi alla colonna vertebrale. Insomma, il nordic walking è il giusto compromesso tra le mie necessità di salute e i miei gusti: la camminata costante in salita protegge la colonna vertebrale, aiuta a migliorare la mobilizzazione e grazie all’uso dei bastoncini, vi è un alleggerimento del carico su articolazioni, schiena e ginocchia che normalmente si ha con la corsa. E per di più ho la possibilità di ammirare paesaggi fantastici, in compagnia degli amici e di mio marito. Luoghi da togliere il fiato come quelli del Parco Nazionale dell’Abruzzo, frequentatissimo dagli appassionati del genere che si fanno bonariamente prendere in giro dalla gente del posto. Tanto che mi viene in mente un episodio buffo.

Gruppo San Donato

Una mattina, tornando dalla mia sgambata, sono passata nel negozietto di alimentari dove vado di solito e la panettiera mi ha chiesto: «Perché sei così sudata, che cosa hai fatto?» E io: «Ho appena finito di fare nordic walking!». «Nordic che? A Pa’, se chiama passeggiata!». Effettivamente, chiamiamola come vogliamo, è una passeggiata in montagna, ma l’utilizzo di quei bastoncini che fungono quasi da remi sono in grado di aumentare il consumo calorico del circa 20-30 % rispetto a un’escursione normale e, fatevelo dire da una giovine adolescente quarantenne, anche i benefici estetici non sono da sottovalutare: la scarpinata in montagna rassoda la muscolatura delle spalle, dei pettorali e dei dorsali oltre a quella di cosce, glutei, addominali.

Cerco sempre di trovare il tempo per me stessa
E se oltre che in salute e più toniche si riesce a essere anche più rilassate, il risultato è perfetto. Questo tipo di sport ha, infatti, dei grandi vantaggi a livello psicologico. Chi, come me, svolge un lavoro frenetico e stressante, anche se linfa di vita, ha bisogno di scaricare la tensione accumulata e di fare il rifornimento di energia prendendo una bella boccata d’aria. Avvicinarsi al nordic walking è un incentivo, innanzitutto, a ritagliarsi un paio d’ore al di fuori della routine quotidiana: i diversi profumi, colori, paesaggi sono un toccasana per la nostra psiche. Sarà anche un’ovvietà, ma il tempo speso per noi è quello che più ci ripaga, in termini di salute e benessere. Poi, se avete bisogno di qualche consiglio, vi suggerisco qualche osteria dove fermarvi per ricaricare le pile. Dopo tutti quei chilometri a piedi, non vorremo mica rinunciare a un bel piatto di pasta? Fidateve de Paola…

Paola Cortellesi

Testimonianza raccolta da Cinzia Galleri per OK Salute e benessere ottobre 2016

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