Benessere

Guidare in sicurezza: strategie di benessere al volante

Per chi ama l’auto e non se ne separerebbe mai, ma anche per chi deve per forza usarla, ecco alcuni consigli per “viverla” in salute e non farsi sopraffare dallo stress del traffico

Per molti è una seconda casa – al pari delle borse per le donne – a tal punto che quando devono venderla e dunque separarsene, è quasi un lutto. E negli anni ricorderanno con piacere viaggi, luoghi e ristoranti dove proprio l’amata automobile li ha condotti. Per molte persone l’auto infatti è un pezzo di vita, per molti uomini è “più importante” della moglie e in questo senso le barzellette si sprecano, su Lei che distrugge l’auto di Lui e cerca di dirglielo in modi indiretti che ci fanno sorridere. Talmente importante che viene da chiedersi a cosa rinuncerebbero per godersi davvero l’auto dei sogni. E voi? Se oltre a essere inseparabili dalla vostra automobile siete amanti della tavola provate per esempio a cimentarvi in questo test, cliccando qui.

Resta il fatto che guidare ha, praticamente per quasi tutti, un significato preciso di indipendenza e libertà. La prova è che per le persone anziane e pensionate, essere costrette ad abbandonare la guida può avere risvolti pesanti su qualità di vita e benessere, anche del partner. Stando a quanto emerge da un recente studio dell’Università del Missouri, il fatto di ridurre l’autonomia negli spostamenti e di conseguenza anche le attività sociali e di volontariato condotte fuori casa, è una vera e propria mazzata per il benessere psicofisico in questa età così delicata.

Gruppo San Donato

Ma mettersi al volante è un momento non solo di passione e indipendenza, ma anche di responsabilità. Esistono delle regole da rispettare: innanzitutto quelle del codice stradale, e poi alcune di buon senso per “stare” nella vostra auto in salute.

La prima è idratarsi: non bere a sufficienza significa anche diminuire il flusso sanguigno che arriva al cervello. Questo porta a difficoltà di concentrazione e senso di confusione. Quindi in estate ma anche in inverno, sedete al volante con la consapevolezza di essere ben idratati, soprattutto se il viaggio sarà lungo. E almeno ogni due ore fate una sosta: camminate – così la schiena e il corpo staranno meglio – e bevete un bicchier d’acqua.

La seconda è non fumate al volante: anche il Ministero della Salute ha preso posizione in questo senso per tutelare la salute dei bambini, perché purtroppo molti genitori fumano in auto somministrando fumo passivo ai loro figli. E tenere il finestrino aperto è una scusa che non solleva da responsabilità.
Anche se non ci sono i figli, tenete conto che fumare mentre si guida è un’azione inclusa tra quelle che distraggono e diminuiscono la nostra attenzione alla strada e a quello che accade intorno. Molte ricerche scientifiche hanno smentito infatti quello che molti fumatori credono, ovvero che il fumo aumenti la concentrazione.

La terza è utilizzare piccole strategie di relax mentre siamo rallentati dal traffico o bloccati in un ingorgo. Una situazione che aumenta l’aggressività al punto da far diventare delle tigri in gabbia persone insospettabili. Ma quali possono essere queste strategie di relax? Innanzitutto farsi aiutare dalla musica: tenete sempre a portata un cd con brani che vi rilassano. Poi respirate: concentrarsi sull’aria che entra nel naso, scende nei polmoni e che poi soffiate dalla bocca, vi porterà d’istinto a respirare più lentamente e in modo più profondo. Se poi siete proprio fermi, bloccati, potete optare per due esercizi: uno consiste nel contrarre per 5 secondi i muscoli delle gambe e poi rilassarli per 15; da ripetere più volte anche una decina… la sensazione è di una sferzata piacevole, che migliora il tono muscolare e trasmette la sensazione di non essere poi così “fermi” (è una pia illusione, ma imbroglia un po’ il nostro cervello e ci distrae dall’ingorgo). Poi si possono fare tutti quegli esercizi che aiutano a rilassare il collo e le spalle. Oltre alle classiche rotazioni della testa (su e giù, a destra e a sinistra, tutto eseguito lentamente e respirando) molto efficace è immaginare di disegnare nell’aria dei numeri, utilizzando il nostro naso come se fosse una penna. Si tratta quindi di effettuare dei movimenti minimi, dolci, sempre respirando, che oltre a rilassare collo e spalle, distoglieranno la vostra attenzione dall’ansia provocata dall’ingorgo.

La quarta regola: guidare al fresco. Se fa caldo e l’auto è posteggiata al sole, dedicatele tre minuti del vostro tempo per permetterle di raffreddarsi. Questo perché mettersi alla guida in un abitacolo che sfiora i 35-40 gradi, è quanto mai deleterio e pericoloso: sono temperature che possono rallentare i nostri riflessi come se fossimo ubriachi. Inoltre il caldo è considerato un potente fattore di stress. Quindi aprite i finestrini e accendete il condizionatore dopo 30 secondi-un minuto, regolando sull’impostazione automatica in modo che l’aria fresca venga distribuita uniformemente all’interno dell’abitacolo.

14/09/2015

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