Benessere

Camminare fissando il cellulare: abitudine pericolosa di 1 italiano su 2

La “smartphone walking” mette in pericolo la pubblica sicurezza perché distrae dai segnali stradali e dal traffico

Smartphone walking

Smartphone walking

Viene definita “smartphone walking”, ma di “smart” (cioè intelligente) non ha proprio nulla. “Smart”, infatti, è solo il telefono che si tiene in mano e si fissa con ossessione mentre si cammina, mettendo a rischio la propria incolumità e la pubblica sicurezza.

Attraversare le strisce pedonali scrivendo un messaggio su Whatsapp, camminare sui marciapiedi postando una foto o un commento su Facebook, salire sui mezzi consultando le ultime notizie. Sono questi, e molti altri, i comportamenti poco sicuri delle persone che si aggirano per la città con lo sguardo fisso sullo schermo del proprio telefonino. Non solo giovani: la passeggiata con la testa china è tipica di 1 italiano su 2 (principalmente manager e imprenditori tra i 30 e i 45 anni e studenti tra i 16 e i 29) e provoca sempre più incidenti, perfino mortali. Recenti i casi di cronaca in cui sono morti giovani ragazzi a causa della poca attenzione destata durante l’attraversamento dei binari del treno per colpa di un cellulare alla mano o di cuffie con la musica troppo alta.

Gruppo San Donato

A praticare la “smartphone walking” sopratutto i cittadini delle grandi metropoli italiane, come Milano (61%) e Roma (58%). In Italia ancora non sono stati presi provvedimenti, ma nel mondo iniziano a essere imposti o proposti dei divieti: in una cittadina del New Jersey viene multato chi attraversa la strada mandando un messaggio, mentre in Ontario si vorrebbe proibire l’utilizzo di dispositivi wireless su strade e marciapiedi.

A individuare questa pericolosa abitudine un esperimento sociale condotto da Found!, un’agenzia di relazioni pubbliche e digitali che ha rivelato un visione d’insieme preoccupante. «I vantaggi apportati al genere umano dalla tecnologia hanno anche degli effetti collaterali, sempre più diffusi e pericolosi. Il rischio che questa invasione hi-tech porta con sé infatti non è solo quello di perdere di vista le cose più importanti, ma anche il mettere a repentaglio la pubblica sicurezza» spiega Saro Trovato, sociologo e fondatore di Found! che, insieme a un team di esperti, ha contribuito a creare il “galateo dello smartphone” per girare la città di tutta sicurezza.

1) Abbassare il volume degli auricolari

1) Abbassare il volume degli auricolari

La musica o la radio troppo alta negli auricolari collegati allo smartphone può ostacolare l’ascolto dei rumori del traffico cittadino (e poi, per salvare il proprio udito bisognerebbe ascoltare solo un’ora di musica al giorno). Avere l’accortezza di tenere un volume basso permette di avvertire in anticipo i pericoli, come il clacson di un auto che avvisa di fermarsi, il motore di un autobus che si avvicina o di un treno in arrivo in stazione. Secondo i dati diffusi dalla Polizia ferroviaria, le vittime da attraversamento su binari sono aumentate del 33% negli ultimi anni e spesso sono causate dalla distrazione tecnologica tipica della smartphone walking.

2) Aguzzare la vista

2) Aguzzare la vista

Mentre si cammina con il telefono in mano bisognerebbe alzare lo sguardo, rimandando la consultazione del proprio smartphone a quando si è seduti o, per esempio, a quando si è fermi su un mezzo di trasporto. Solo in questo modo si rimane focalizzati sulle persone e sugli ostacoli che si presentano lungo il cammino e che l’utilizzo del telefonino mette facilmente in secondo piano.

3) Attraversare sulle strisce pedonali

3) Attraversare sulle strisce pedonali

Rispettare il codice della strada è fondamentale non solo quando si guida, ma anche quando si cammina. A maggior ragione se si ha in mano un telefonino e il rischio di distrarsi è alto. Attenzione quindi ad attraversare la strada sulle strisce pedonali, a fermarsi quando il semaforo è rosso, a non occupare la corsia riservata alle bici e a bloccarsi agli stop, non dimenticandosi di rispettare la segnaletica verticale e orizzontale.

4) Senza connessione, più sicurezza e relax

4) Senza connessione, più sicurezza e relax

Anche se ormai per molti è diventata una dipendenza, rimanere connessi 24 ore al giorno non è necessario. Fare una pausa da social, siti web, news e quant’altro fa bene alla nostra salute fisica e mentale. Oltre che alla nostra sicurezza stradale. Per farlo, potete per esempio stabilire degli orari in cui decidete di essere totalmente offline. Cambiate prospettiva e provate a dedicare ogni giorno 10 minuti a gesti banali, come camminare in un parco senza il telefonino in mano e senza dover necessariamente postare la vostra posizione o il vostro status sui social.

5) Non intralciare il traffico

5) Non intralciare il traffico

Se non si può proprio fare a meno di guardare lo smartphone durante una passeggiata in città, è quantomeno auspicabile farsi da parte per non intralciare il traffico dei pedoni o delle bici. Dare risposte immediate ai nostri contatti non è di vitale importanza: abituatevi a fare una cosa alla volta, altrimenti non ne se ne farà realmente nemmeno una.

 

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