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Abbronzatura: italiani indisciplinati, rischiano il melanoma

Troppe ore al sole e senza protezione, ma anche uso eccessivo di lampade solari. Le cattive abitudini degli amanti della tintarella descritte dal progetto "Salviamo la pelle"

Gli italiani amanti dell’abbronzatura estrema, anche a discapito di un rischio tumore della pelle elevato. Mare o lampade, si prende troppo sole, per troppe ore di seguito e spesso senza la protezione adeguata. Risultato: il rischio melanoma è molto alto soprattutto per i soggetti con lentiggini, capelli, occhi e pelle chiara, perché manca la cultura alla prevenzione.

Italiani e melanoma: l’indagine

A descrivere le nostre cattive abitudini il Progetto “Salviamo la pelle” sviluppato dall’Istituto Oncologico Romagnolo, dall’Irccs Irst, in collaborazione con l’Università di Bologna, l’Ieo di Milano e l’Università di Parma. L’indagine, pubblicata nel libro “Il Sole e la Pelle” di Ignazio Stanganelli, edito da Edizioni Minerva Medica, ha raccolto informazioni su oltre 4.700 persone.

Gruppo San Donato

Italiani e melanoma: indisciplinati e fan delle lampade

Due gli identikit emersi: in spiaggia gli “indisciplinati” sono uomini, giovani, single, con basso livello di istruzione che non usano crema solare o occhiali nonostante spesso abbiano pelle e occhi chiari. Le giovani donne, non sposate, con lentiggini ed un alto grado di istruzione sono invece “fan dell’abbronzatura artificiale“.

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Italiani e melanoma: la prevenzione deve aumentare

«Resta molto da fare – afferma Stanganelli – per convincere gli italiani che occorre proteggersi dal sole. L’abbronzatura vista come ‘sana e bella’ è una norma culturale da circa 4 generazioni. Le raccomandazioni per la prevenzione dei tumori della pelle dovrebbero puntare sull’importanza di evitare esposizioni prolungate e scottature e sull’utilizzo di creme solari soprattutto tra i giovani e i soggetti con fenotipo a rischio per il melanoma».

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