BambiniComportamento

L’importanza della lettura nei bambini e negli adolescenti

Perdersi tra le pagine di un libro può farci fuggire dalle preoccupazioni della routine quotidiana, spingendo il nostro cervello a un lavoro di immaginazione essenziale al nostro benessere.

Leggere è una delle attività umane che ha più benefici sul nostro cervello. Dedicarsi alla lettura per appena sei minuti al giorno è sufficiente ad abbassare i livelli di stress fino al 68%, secondo uno studio dell’Università del Sussex. I ricercatori hanno rilevato che leggere abbassa anche il battito cardiaco e la pressione sanguigna, oltre a rilassare i muscoli.

Un’altra ricerca ha confermato come la lettura sviluppi l’empatia e la comprensione degli altri. Avvengono dei veri e propri cambiamenti nella corteccia temporale sinistra, una zona del cervello associata alla comprensione della lingua e a un fenomeno noto come ’embodied cognition’, una funzione che permette ai neuroni di ingannare la mente, convinta di fare qualcosa che in realtà sta solo leggendo. Leggere aiuta il cervello a conservare le informazioni nel corso del tempo e porta a un aumento delle capacità cognitive. A questo si aggiungono i benefici della lettura sulla memoria: ogni volta che si legge, si crea infatti una nuova memoria.

Gruppo San Donato

Particolarmente importante la lettura nell’età infantile e nell’adolescenza.

«Per quanto riguarda i bambini piccoli la lettura è un’attività offerta dall’adulto che legge delle piccole storie – spiega Pia Massaglia, Professore Associato di Neuropsichiatria Infantile all’Università di Torino -. Questo tipo di esperienza di dedizione che non richiede al bimbo prestazioni è molto importante per creare un rapporto forte con i propri familiari. È una proposta intensa che gli offre una ricchezza di linguaggio con un grande valore simbolico».

Quali sono i benefici cognitivi della lettura quando si è molto giovani?

«Sicuramente c’è un’esperienza di apprendimento anche dal punto di vista cognitivo – sostiene Massaglia -. Il beneficio sul piano affettivo, quando la storia ripropone al bambino degli elementi che fanno parte della sua esperienza, è quello di sentire di appartenere in qualche modo all’umanità. A volte i più piccoli possono pensare di essere gli unici al mondo a provare alcune emozioni, con il rischio di sentirsi isolati. Attraverso la lettura capiamo che non è così. Questo sul piano dell’esperienza emotiva è un passaggio straordinario. Dal punto di vista cognitivo c’è l’arricchimento del linguaggio che consentirà loro di esprimere sempre meglio le proprie esperienze e le proprie emozioni, rendendo i bambini e gli adolescenti più adeguati all’interno della società».

Francesco Bianco

TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE

Leggere ai bambini li aiuta a sviluppare linguaggio e fantasia

Qual è la posizione giusta per leggere a letto?

La favola perfetta narra di draghi, principesse e fate e dura 8 minuti

Scuola, libri contro ebook Promosse le pagine virtuali

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio