Sessualità

Agorafobia, il mondo fuori fa spavento

Il timore degli spazi aperti colpisce soprattutto le donne. Più a rischio chi da giovane ha subito un trauma

L’agorafobia, che può essere accompagnata da attacchi di panico, è definita paura degli spazi aperti. Per la precisione, è il timore di trovarsi in una situazione di pericolo in cui non è possibile ricevere aiuto. Nei casi più gravi, chi ne è colpito rimane quasi sempre a casa o esce solo se accompagnato.

Chi colpisce
Il disturbo colpisce quattro volte di più le donne, anche perché sono più esposte all’ansia da separazione, hanno più frequenti cali di pressione e sbalzi ormonali. Sono più a rischio le persone che nell’infanzia hanno sofferto la latitanza dei genitori o che da giovani hanno subito un trauma, come un lutto, un amore deluso o anche la disoccupazione.

Gruppo San Donato

Che fare
Se il problema è lieve, è utile affrontare il presunto pericolo. La paura di uscire si può attenuare per esempio con la compagnia di un cane o di un bimbo: distolgono l’attenzione dalle proprie ansie. Oppure andar fuori con un amico e provare a rientrare da soli.
Nei casi più seri può essere utilissima la psicoterapia cognitivo comportamentale: invece di fuggire dalla situazione che crea il problema, il paziente deve cercare di viverla fino in fondo, insieme al terapeuta, perché solo in questo modo scopre che non gli farà del male, né tantomeno lo ucciderà.

Farmaci
Sono da preferire gli antidepressivi che agiscono sulla serotonina. Ma si sappia che offrono solo una tregua. Durante la quale va percorsa l’unica strada efficace: affrontare la vita.
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Ultimo aggiornamento: 13 dicembre 2010

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