Salute

Via l’astigmatismo con il laser: nuova tecnica

Il Lasik corregge in modo preciso la curvatura della cornea che non permette la messa a fuoco

Oggi è possibile correggere con il laser anche i casi di forte astigmatismo, quel difetto di rifrazione che rende confuse le immagini. Il sistema, nuovissimo dopo una sperimentazione di un anno, è entrato nella fase di applicazione clinica presso i centri oculistici più avanzati. Si chiama tecnica Lasik eseguita con il laser a femtosecondi.

Correzione del difetto fino al 90%
Come funziona? «L’intervento è diviso in due fasi di pochi secondi o pochi minuti l’una», spiega Luigi Marino, responsabile dell’unità operativa di oculistica dell’Istituto auxologico di Milano. «Nella prima si usa il femtolaser, che permette di “scoperchiare” l’occhio con una precisione mai raggiunta finora, sollevando un sottilissimo lembo di cornea. In questo modo si aprono le porte, letteralmente, alla fase due: il rimodellamento della zona anteriore dell’occhio tramite il laser a eccimeri flying spot, che colpisce una serie di punti ben mirati per ridurre l’astigmatismo».
Rispetto agli interventi eseguiti in passato, questo tipo di operazione non induce più miopia o ipermetropia. Se tutto viene svolto al meglio, si ottiene una correzione dell’85-90% (una parte di astigmatismo dipende dal cristallino, la lente interna dell’occhio, e non può essere eliminata).

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Esistono alcune controindicazioni. Non può sottoporsi all’intervento chi ha una cornea troppo sottile (meno di 450 micron) e chi soffre di scarsa lacrimazione, o di occhio secco. Infine, l’oculista deve valutare con particolare attenzione il diametro della pupilla (quando è completamente aperta, al buio), perché la tecnica permette di intervenire sulla cornea per un tratto di pochi millimetri. E se la pupilla è più grande, il paziente rischia poi di vedere aloni, di sera, perché nel campo visivo entrano anche i bordi del trattamento chirurgico (più stretti della pupilla dilatata).

Per chi è indicato l’intervento
Il costo è abbastanza alto: dai mille ai 4mila euro per occhio. In alcune regioni, però, come la Lombardia, gli astigmatismi gravi sono a carico del Servizio sanitario nazionale (astigmatismo superiore alle quattro diottrie, o una forte differenza fra i due occhi).
I tempi di recupero dopo l’operazione sono compresi fra una settimana e un mese, con effetti collaterali modesti, se la valutazione pre-intervento viene eseguita con particolare cura da chirurghi esperti.
Possono verificarsi, in alcuni casi, fenomeni di opacità, in seguito ad anomalie di cicatrizzazione della cornea. E naturalmente non vanno trascurate le possibili infezioni post operatorie.
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Ultimo aggiornamento: 8 settembre 2010

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