Salute

Vaiolo delle scimmie: primo caso in Italia, quanto dobbiamo preoccuparci?

Si sta diffondendo in diversi Paesi, anche europei. Quali sono i sintomi? A cosa stare attenti? Ci sono cure?

Il vaiolo delle scimmie si sta diffondendo in diversi Paesi del mondo per la prima volta ed è arrivato anche in Italia. Si tratta di un cittadino che è arrivato dalle Canarie. La Gran Bretagna ne conta 7 casi, gli Stati Uniti diverse decine. Coinvolte anche Spagna e Portogallo.

Vaiolo delle scimmie si sta diffondendo per via sessuale, ma non è una malattia sessualmente trasmissibile

L’ipotesi degli esperti è che si trasmetta per via sessuale. Non tanto per i liquidi corporei, ma per il contatto diretto delle persone, anche delle mucose sessuali. Non si tratta quindi di una malattia sessualmente trasmissibile. Finora il vaiolo delle scimmie era stato individuato in soli 4 Paesi fuori dall’Africa, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, Israele e Singapore. Le infezioni sono più comuni nella parte centrale e in quella occidentale dell’Africa, dove in genere avviene per il contatto diretto con animali infetti.

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Il vaiolo delle scimmie può uccidere fino a una persona ogni 10 infette, ma il virus che si sta diffondendo è fortunatamente più lieve e ha un tasso di mortalità dell’1 per cento. Il vaiolo delle scimmie è simile al vaiolo tradizionale. Quindi i farmaci e i vaccini contro il vaiolo funzionano anche contro questo virus.

Cos’è e come si manifesta il vaiolo delle scimmie?

È una rara infezione virale che si trasmette nelle aree tropicali spesso a causa del contatto diretto con animali. Il contagio può avvenire anche per contatto molto stretto con una persona infetta.

I sintomi a cui prestare attenzione sono:

  • strani rash cutanei o lesioni in qualsiasi parte del corpo, soprattutto nell’area genitale.
  • I rash cutanei iniziano a comparire dal viso per poi espandersi su mani e piedi.

Tra gli altri sintomi ci sono:

  • febbre, mal di testa,
  • dolori muscolari,
  • mal di schiena,
  • linfonodi ingrossati,
  • stanchezza.

Ci sono terapie?

Come abbiamo già detto, essendo molto simile al vaiolo i vaccini e le terapie funzionano. L’efficacia del vaccino nella prevenzione è di circa l’85 per cento. Ci sono anche antivirali. Il plasma dei vaccinati può essere utile nei casi più gravi. Al momento il rischio di una epidemia è basso. L’invito alla massima attenzione però resta.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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