Salute

Vaccino Johnson & Johnson: come funziona? È utile contro le varianti?

L'11 marzo dovrebbe arrivare il via libera al vaccino di Johnson & Johnson. Ecco quali sono le sue caratteristiche

Il vaccino Johnson & Johnson contro Covid-19 dovrebbe essere presto disponibile anche nel nostro Paese per avere più dosi da utilizzare nella corsa alla vaccinazione di massa. Se tutto dovesse essere confermato dal 15 marzo in Italia sarà possibile inoculare anche le fiale messe a punto dal colosso farmaceutico statunitense. A questo punto, oltre al nuovo vaccino, ci saranno quelli di Pfizer-Biontech, Moderna e AstraZeneca, tutti necessari per il piano vaccinale da 500.000 persone al giorno, com’è nelle intenzioni del governo italiano. Dovrebbero essere i medici di famiglia a somministrarlo ai propri pazienti.

Il vaccino Johnson & Johnson è tradizionale

Il suo modo di azione è simile a quello di AstraZeneca. È quindi un vaccino tradizionale che utilizza un altro virus come vettore. Si tratta di un adenovirus modificato per permettere la produzione della proteina spike di Sars-Cov-2. In questo modo provoca una risposta immunitaria nel corpo delle persone in cui viene inoculato. Pfizer e Moderna utilizzano invece la tecnica a Rna messaggero.

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Basta una sola dose, facile da conservare

A differenza di tutti quelli disponibili finora, per il vaccino Johnson & Johnson contro Covid-19 basta una sola dose. Anche la temperatura a cui deve essere conservato è facile da ottenere. Si possono conservare tra i 2 e gli 8 gradi per tre mesi. Basta quindi un normale frigorifero. Per poterlo mantenere stabile per due anni occorre invece conservarlo a -20 gradi.

Vaccino Johnson & Johnson: qual è la sua efficacia?

Una singola dose è efficace all’85% nel prevenire le forme gravi di Covid 19 in tutte le fasce di popolazione prese in esame. A 28 giorni dalla somministrazione, questo vaccino garantisce una protezione completa rispetto a morte e ospedalizzazione correlata. Dopo una singola vaccinazione, gli anticorpi neutralizzanti contro COVID-19 sono stati rilevati in più del 90% dei casi al 29° giorno e nel 100% dei partecipanti di età compresa tra i 18 e i 55 anni al 57° giorno.

Hanno partecipato al test decine di migliaia di persone dai 18 anni in su, coinvolgendo anche molti anziani. Il vaccino è stato sperimentato con successo anche nelle persone che già convivevano con altre malattie.

Questo vaccino funziona contro le varianti?

La risposta è sì. La protezione è stata trasversale alle varianti e regioni geografiche studiate.  Per esempio, fanno sapere dall’azienda, in Sudafrica, dove quasi tutti i casi di Covid 19 erano dovuti all’infezione data dalla variante, è stata confermata l’efficacia dell’85% contro le forme gravi della malattia.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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