Salute

Vaccini contro il coronavirus: i test partiranno settimana prossima

La sperimentazione sugli animali partirà già la prossima settimana. L'annuncio arriva da Londra. Si stanno mettendo a punto possibili vaccini in diversi Paesi del mondo

Un gruppo di scienziati britannici hanno annunciato di aver fatto una scoperta eccezionale nella corsa contro il tempo per un vaccino contro il coronavirus. Robin Shattockm professore di infettivologia all’Imperial College di Londra ha rivelato che il suo team di lavoro pensa di iniziare la sperimentazione sul modello animale già settimana prossima. I ricercatori credono sia possibile procedere alla sperimentazione clinica sugli essere umani questa estate, se i test dovessero essere positivi. I vaccini contro il coronavirus sotto la lente d’ingrandimento sono molti.

Vaccini contro il coronavirus: si punta a replicare il protocollo d’urgenza usato contro lo Zika

Scienziati in tutto il mondo stanno cercando di trovare un vaccino a tempo di record. Il primato per un vaccino è quello scoperto contro lo Zika. L’epidemia esplose nei mesi precedenti alle Olimpiadi in Brasile. Trasmesso dal morso delle zanzare, questo virus porta alla microcefalia dei neonati. I ricercatori impiegarono appena sette mesi. Una vera e propria corsa contro il tempo, visto che in genere per la sperimentazione di un vaccino possono volerci diversi anni. Proprio il professor Shattock ha spiegato a Sky News che in genere per creare un vaccino occorrono in genere dai due ai tre anni prima che sia disponibile. Per il coronavirus sono riusciti a trovare un possibile vaccino con cui far partire la sperimentazione in appena 14 giorni.

Gruppo San Donato

Vaccini contro il coronavirus: molti gli istituti di ricerca in tutto al mondo che sono al lavoro

L’annuncio dell’Imperial College di Londra arriva dopo che ricercatori di Hong Kong hanno dichiarato di essere vicinissimi a un vaccino che potrebbe colpire il coronavirus. Naturalmente l’eventuale vaccino arriverebbe comunque troppo tardi per l’epidemia in corso. Avere però un’arma così potente contro questo virus sarebbe cruciale per il futuro.

Anche un team americano degli US National Institutes of Health ha annunciato settimana scorsa la partenza dei test su un vaccino per il mese di aprile. Un’altra scienziata ha spiegato intanto che sta sviluppando un vaccino che potrebbe essere sperimentato sull’uomo tra due mesi. Si tratta della dottoressa Kate Broderick, che lavora per un’azienda farmaceutica. Il suo team sta già sperimentando un vaccino sugli animali.

Da dove viene il coronavirus?

Molto spesso gli scienziati identificano nuovi virus. Si trovano in specie animali. Qui passano inosservati, finché per una mutazione non passano negli esseri umani. La Sars ad esempio iniziò con i pipistrelli e poi infettò uno zibetto, che a sua volta la trasmise agli umani. La sindrome respiratoria del Medio Oriente (Mers), che ha ucciso 858 delle 2.494 persone che si sono ammalate dal 2012, arriva invece dai dromedari. In questo caso si era parlato di nuovo di pipistrelli e serpenti, che avrebbero trasmesso il virus dopo essere stati mangiati. Il primo caso documentato risalente al primo dicembre, però, non aveva alcun legame con il mercato degli animali, dove si pensava fosse avvenuta la trasmissione.

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