Più del 75% delle donne colpite da tumore al seno deve seguire una terapia ormonale coadiuvante. È necessaria a controllare le recidive e a ridurre il rischio di metastasi. L’effetto collaterale più frequente, però, è l’aumento della fragilità ossea, cioè maggiore possibilità di contrarre fratture. Capita a una paziente su quattro: possono verificarsi per traumi minori, ad esempio cadute, oppure spontaneamente, senza incidenti. Secondo un’indagine condotta da SWG per Europa Donna Italia, un terzo delle pazienti abbandona la terapia ormonale coadiuvante proprio a causa di questi effetti collaterali.
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Perché aumenta la fragilità delle ossa?
Il trattamento, infatti, induce una riduzione dei livelli di estrogeni che «inibisce la proliferazione delle cellule tumorali ma porta anche alla riduzione degli effetti benefici di questi ormoni, tra i quali la protezione dell’osso – spiega Daniele Santini, professore ordinario di oncologia medica e responsabile UOS day hospital di oncologia Università Campus Bio-Medico, Roma – Nelle donne in postmenopausa in terapia ormonale adiuvante si registra una perdita annua del 3% dell’intera massa scheletrica, che sale fino al 7% nelle donne in premenopausa». Prevenire e curare è quindi importante e possibile.
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Come prevenire il rischio fratture
Intervire tempestivamente nei confronti della fragilità ossea è quindi importante perché si può prevenire e trattare aumentando la densità e la resistenza alle fratture. «Grazie a farmaci anti-riassorbitivi, a cui le donne con tumore al seno in terapia ormonale adiuvante hanno diritto rientrando automaticamente nella nota di rimborso, si è in grado di ridurre il rischio di fratture da fragilità ossea fino al 50%» sottolinea Maria Luisa Brandi, ordinario di Endocrinologia presso l’Università degli Studi di Firenze e presidente Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell’Osso (FIRMO).
L’iniziativa «Ora pOSSO»
Per questo FIRMO sostiene la campagna Ora pOSSO, le donne con tumore al seno contro la fragilità ossea promossa da Amgen ed Europa Donna Italia. L’iniziativa, partita il 5 novembre 2019, offre sostegno e informazioni per aiutare le donne con questo problema a prendere coscienza e conoscere il tema della fragilità ossea.
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Gli strumenti della campagna
Attraverso la pagina Facebook di Europa Donna Italia si può accedere ad approfondimenti tematici con il contributo di esperti e pazienti: dirette social con gli specialisti a cui è possibile porre delle domande, infografiche con dati e informazioni utili, ma anche video testimonianze delle pazienti. Contenuti simili sono disponibili anche sul sito dedicato all’iniziativa. Con l’hashtag #oraposso la campagna si diffonderà sui social, invitando le donne alla condivisione e alla partecipazione.
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