Salute

Tappi cerume: cosa fare e non fare per pulire le orecchie

No a candele e bastoncini di cotone, rimedi fai-da-te solo se indicati dal medico: le nuove linee guida degli otorini Usa

Un po’ di cerume nell’orecchio è sinonimo di pulizia. Può sembrare un controsenso, ma è così, anzi: un’eccessiva igiene, condotta con mezzi impropri, può perfino essere pericolosa. A indicare cosa fare e, soprattutto, cosa non fare per evitare i fastidiosissimi tappi di cerume, sono le nuove linee guida degli otorini statunitensi, riuniti nella fondazione dell’American Academy of Otolaryngology-Head and Neck Surgery (AAO-HNS).

Nuove linee guida

«Questo aggiornamento delle linee guida è importante non solo perché indica ai medici le strategie migliori per affrontare i tappi di cerume, ma anche perché ricorda ai pazienti che sono loro i principali artefici della salute delle loro orecchie: ci sono molte cose che dovrebbero fare e molte altre che dovrebbero evitare fin da subito per prevenire eventuali danneggiamenti», afferma Seth R. Schwartz, coordinatore del gruppo di esperti che ha redatto il documento. «Le persone tendono a pulirsi le orecchie nella convinzione che il cerume sia un indicatore di sporcizia e questa disinformazione – sottolinea il medico – porta spesso ad avere abitudini pericolose».

Gruppo San Donato

Orecchie auto-pulenti

Il cerume è una sostanza naturale che il corpo produce per pulire, proteggere e lubrificare il condotto uditivo: lo sporco e la polvere restano intrappolati in questa sostanza vischiosa e vengono poi trasportati lentamente verso l’esterno per effetto del movimento delle mascelle e del ricambio della pelle che riveste l’interno delle orecchie. Questo processo di auto-pulizia a volte però si inceppa, con il cerume che si accumula e finisce per bloccare parzialmente o completamente il canale uditivo: questo problema è molto diffuso, tanto da riguardare un bambino su dieci, un adulto su venti e addirittura un terzo degli anziani.

Gli errori più comuni

«I pazienti spesso pensano di prevenire la formazione dei tappi pulendo le orecchie con bastoncini di cotone, candele comprate in farmacia, addirittura graffette e altri oggetti inimmaginabili. Il problema – spiega Schwartz – è che questi tentativi di eliminare il cerume rischiano di creare più problemi, perché in realtà spingono il cerume ancora più all’interno. Ogni cosa che entra nell’orecchio può danneggiare seriamente il timpano e il canale uditivo, arrecando danni temporanei o anche permanenti».

Cosa fare e cosa non fare

Ecco dunque i suggerimenti degli otorini per prevenire e affrontare il problema in modo sicuro.

  • Non esagerare con la pulizia: si rischia di irritare il canale uditivo causando infezioni e addirittura aumentando il rischio di formazione di tappi.
  • Non introdurre piccoli oggetti impropri: bastoncini di cotone, forcine e simili possono irritare l’orecchio, aumentando la produzione di cerume, oltre che lacerare il canale dell’orecchio e il timpano, causando calo dell’udito, ronzii, vertigini e infezioni.
  • Non usare le candele: non ci sono prove che dimostrino la loro efficacia nel favorire lo scioglimento e l’espulsione del cerume, mentre è possibile che danneggino canale uditivo e timpano per effetto del calore e della loro stessa cera.
  • Meglio affidarsi al medico: sarà lui a decidere se è il caso di rimuovere il tappo in maniera meccanica, con l’ausilio di gocce che sciolgono il cerume oppure attraverso l’irrigazione. Il suo parere può essere utile anche nella scelta dei rimedi fai-da-te da usare a casa: alcuni potrebbero essere incompatibili con le nostre condizioni di salute.
  • Attenzione se l’orecchio è dolorante, perde pus o sangue: questi sintomi non possono essere scatenati dal cerume e richiedono una diagnosi più attenta.

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