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Risonanza magnetica: perché si fa? Cosa succede durante l’esame?

È uno dei test che hanno rivoluzionato la diagnosi di molte malattie. La possono fare tutti? Ci sono controindicazioni? Ecco la guida completa

La risonanza magnetica (RM) è un esame che fornisce immagini dettagliate del corpo umano, utilizzando campi magnetici e onde radio, senza però esporre il paziente a radiazioni pericolose.

Quando viene usata

È impiegata per la diagnosi di una grande varietà di situazioni perché permette di visualizzare sia lo scheletro e le articolazioni, sia gli organi interni. Viene infatti utilizzata in ambito:

Gruppo San Donato

  • neurologico,
  • neurochirurgico,
  • traumatologico,
  • oncologico,
  • ortopedico,
  • cardiologico,
  • gastroenterologico.

Quando è da preferire alla TAC?

È da preferire alla TAC nelle malattie muscolo-scheletriche e in ambito neurologico, per lo studio dell’encefalo e del midollo spinale. In altri ambiti clinici, come nel caso dell’epatologia, la RM è da considerare complementare alla TAC.

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Cosa succede durante l’esame?

Il paziente deve distendersi su un lettino che scorre dentro la macchina. Deve restare fermo e rilassato per tutta la durata dell’esame.

È un esame per tutti?

  • Non devono sottoporsi a questo esame i portatori di pacemaker cardiaco o di neurostimolatori.
  • Durante la gravidanza meglio evitarlo nelle prime 12 settimane.
  • Semaforo rosso per chi ha protesi, chiodi e viti applicate in ortopedia, così come chi ha protesi del cristallino impiantate per la cataratta o le valvole cardiache metalliche. Queste raccomandazioni non valgono se gli impianti sono fatti in titanio.
  • Qualche attenzione la devono fare alcuni tipi di lavoratori, come i meccanici, i carrozzieri, chi usa le vernici, i tornitori e i saldatori. Potrebbero infatti avere nel corpo piccole schegge metalliche, che potrebbero interferire con la RM.

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Cosa si deve fare prima dell’esame?

Non ci sono comportamenti particolari da mettere in pratica prima di una RM.

Bisogna solo stare attenti a non avere addosso metalli durante l’esame. Quindi niente gioielli, piercing, bottoni metallici o chiusure lampo. Anche le graffette applicate generalmente dalle tintorie devono essere tolte. Si devono togliere anche le lenti a contatto, gli apparecchi per l’udito, dentiere, busti e parrucche.

La risonanza magnetica è un esame invasivo?

Non è doloroso. Può dare fastidio la puntura richiesta dall’eventuale iniezione di mezzo di contrasto nella vena del braccio.

È un esame molto rumoroso e può provocare claustrofobia, in chi ne è affetto. In genere vengono fornite cuffie o tappi per le orecchie. Si può anche ascoltare musica con le cuffiette.

Le apparecchiature usate oggi sono molto migliori anche per i claustrofobici. Sono infatti più ampie e aperte e dotate di ventilazione. Nei casi più difficili è possibile procedere a una piccola sedazione.

La durata non supera mai i 40-45 minuti e si può tornare alle proprie attività subito dopo l’esame.

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