Salute

Occhi in estate: stop a congiuntiviti e altri disturbi

Occhi rossi e secchi, fotofobia, lacrimazione, congiuntiviti. I consigli dell'esperta di OK, la dottoressa Maria Cristina Alfieri, per avere cura dei nostri occhi.

Sole, mare e vento per i nostri occhi possono rappresentare un problema durante il periodo estivo: ecco come evitare i piccoli disturbi, ma anche le congiuntiviti più gravi, seguendo i consigli della dottoressa Maria Cristina Alfieri, dirigente medico di primo livello della Divisione di Oculistica dell’Ospedale Pellegrini di Napoli (puoi chiederle un consulto).

Che cosa succede ai nostri occhi in estate?

Gruppo San Donato

In estate sono molto frequenti gli occhi rossi e secchi. Il caldo, infatti, determina l’evaporazione della componente acquosa del film lacrimale, con conseguente attrito nel movimento delle palpebre e arrossamento dell’occhio. Anche l’aria condizionata agisce in questo senso e compromette l’integrità del film lacrimale. Nei mesi estivi, inoltre, è più frequente l’utilizzo di lenti a contatto che insieme con altri fattori come l’esposizione a sabbia e vento, e alla vita all’aria aperta, comporta un incremento del rischio di infezioni corneali. Sono anche maggiori le comparse di corpi mobili, ovvero le cosiddette mosche volanti, da ricondurre alla disidratazione del corpo vitreo ossia della sostanza gelatinosa presente all’interno del globo oculare.

Quali sono i soggetti più predisposti e quali i sintomi?

Chiunque presenti problemi al film lacrimale, ad esempio le donne dopo la menopausa e i portatori di lenti a contatto. I sintomi più frequenti sono fotofobia, ossia fastidio alla luce, senso di corpo estraneo tipo sabbia, bruciore e lacrimazione. A volte c’è anche un po’ di secrezione dovuta alla componente lipidica del film lacrimale e non a un’infezione vera e propria.

Occhiali da sole si o no?

Sì, senza alcun dubbio. Gli occhiali da sole diminuiscono gli effetti che alcune radiazioni dello spettro solare hanno sul nostro occhio. In alcune categorie di lavoratori, come ad esempio gli agricoltori e i pescatori che sono esposti a sole e vento senza la protezione degli occhiali, si registra una maggiore incidenza di patologie della congiuntiva (pinguecole e pterigi) rispetto al resto della popolazione. Il cristallino assorbe gran parte dei raggi UV e un’esposizione prolungata senza protezione può determinare una maggiore incidenza di cataratta. Nei soggetti sottoposti a intervento di cataratta, poi, per la mancanza del filtro rappresentato dal cristallino, i raggi UV arrivano direttamente alla retina e controverso è il loro ruolo nelle degenerazioni maculari.

La congiuntivite può essere di più tipi?

Sì. La congiuntivite è l’infiammazione della mucosa che riveste parte del globo oculare e la superficie interna delle palpebre, e può essere infettiva di origine batterica o virale, oppure di tipo allergico. Le forme batteriche sono per lo più bilaterali, caratterizzate da secrezione e contagiose. La trasmissione avviene attraverso il contatto per cui è fondamentale lavarsi bene le mani, utilizzare fazzoletti monouso, non avere asciugamani in comune con il soggetto affetto. La terapia è rappresentata da colliri antibiotici. Le forme virali sono più gravi in quanto spesso all’interessamento della congiuntiva si associa quello della cornea con calo visivo. Vanno trattate con colliri antivirali. Le forme allergiche non si accompagnano a secrezione e il loro sintomo caratteristico è il prurito. In passato erano caratterizzate da un andamento stagionale, ma oggi sono riscontrabili nel corso di tutto l’anno. Non sono contagiose e vanno curate con colliri antiallergici, ma anche con lacrime artificiali che allontanano gli allergeni.

Come prevenire l’insorgenza di disturbi in estate?

Occhiali da sole prima di tutto anche per i bambini, soprattutto nelle ore centrali della giornata quando il sole è più forte. Vale lo stesso discorso dei solari per la pelle. E poi tenere sempre con sé le lacrime artificiali che in molti casi di occhio rosso in estate sono di grande aiuto. Agiscono ripristinando la componente acquosa o lipidica del film lacrimale. Ne esistono molti tipi in commercio in formulazione classica cioè multidose o in formulazione monodose. I colliri monodose hanno il grosso vantaggio di non contenere conservanti che possono causare allergia ma, soprattutto per le persone anziane, sono meno maneggevoli. I multidose non sono indicati per un utilizzo sporadico in quanto una volta aperti non possono essere conservati a lungo. La prima regola da seguire, comunque, è molto semplice e forse scontata: gli occhi non vanno toccati. Evitare di strofinarli, soprattutto con le mani sporche, è la base di una corretta prevenzione.

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