Salute

L’ipnosi calma il dolore cronico

Focus di Giuseppe De Benedittis, direttore del Centro interdipartimentale per lo studio e la terapia del dolore all'Università degli Studi di Milano

Focus di Giuseppe De Benedittis (puoi chiedergli un consulto), direttore del Centro interdipartimentale per lo studio e la terapia del dolore all’Università degli Studi di Milano.

L’ipnosi può essere utile per tenere a bada il dolore. La psicoterapia ipnotica si dimostra efficace in molti casi di dolore cronico, profondo e debilitante, tra cui nevralgia post erpetica, cefalea, fibromialgia. Va utilizzata con pazienti disposti a collaborare.

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COME FUNZIONA. L’induzione all’ipnosi avviene invitando il paziente a rilassarsi, in un luogo adatto, silenzioso e con il corpo abbandonato. Nelle prime sedute occorrono anche venti minuti per ottenere lo stato di trance, attraverso comandi verbali. Poi si dà un comando detto post ipnotico, una parola chiave, che nelle sedute successive consentirà di ipnotizzare la persona in pochi secondi.

LE TECNICHE. Durante lo stato di trance è possibile condizionare il paziente. Per esempio, si può indurre una sensazione di freddo, che ha un potere analgesico, nelle zone doloranti del corpo. Oppure si spinge la persona sofferente a immaginare di avere una protezione intorno alla parte che fa male.

RISULTATI. Con l’ipnosi si ottengono riduzioni del dolore intorno al 50%. Raggiunto il risultato, le sedute si diradano e si insegna al paziente l’autoipnosi. Durante lo stato di trance il cervello ha capacità percettive e cognitive acute e concentra la sua attenzione su ciò che dice il terapeuta. Le sensazioni piacevoli provate durano anche dopo il risveglio.
Giuseppe De Benedittis, direttore del Centro interdipartimentale per lo studio e la terapia del dolore all’Università degli Studi di Milano

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