Salute

Liberarsi da dolore e rigidita del torcicollo in 6 mosse

Dagli esercizi di stretching al cuscino ideale, ecco i consigli da mettere in pratica quando i muscoli di collo e dorso sono contratti e dire addio al torcicollo

Il torcicollo è una condizione dolorosa caratterizzata da rigidità e contrattura dei muscoli di collo, spalle e dorso, che impediscono un normale movimento di questo intero distretto. Spesso questo disturbo scompare in poche ore o nel giro di qualche giorno ed è causato da fattori diversi. Traumi (come un tamponamento), postura scorretta, contusioni sportive, posizione errata durante il sonno, cuscino troppo alto o troppo duro, colpi d’aria, accumulo di stress.

Elena Martinelli, professoressa di teoria, tecnica e didattica dell’educazione motoria preventiva e compensativa all’Università degli Studi di Firenze, spiega in che modo si può ridurre il dolore.

Gruppo San Donato

Fase acuta:
antinfiammatori o miorilassanti

Quando il torcicollo è in fase acuta, cioè è insorto da poco e il dolore non dà tregua, bisogna rivolgersi al proprio medico di famiglia, il quale può prescrivere antinfiammatori o miorilassanti per spegnere l’infiammazione, alleviare la sintomatologia e ripristinare il giusto equilibrio della muscolatura.

Riabilitazione:
un esercizio per sciogliere i muscoli

Quando la fase acuta è già stata superata e il dolore si è affievolito, è necessario procedere con la riabilitazione. Si può mettere in pratica un esercizio facile, in grado di allungare e sciogliere la muscolatura di collo e dorso: portate il mento verso lo sterno e, mantenendo questa posizione, cercate di spingere le spalle verso il basso, respirando lentamente. In questo modo la curva della colonna vertebrale si riduce e si ottiene una distensione della muscolatura. Questa attività si può svolgere anche da seduti, appoggiando la schiena su una piano reclinato (vedi la foto).

Piccoli esercizi di stretching

Per allentare la tensione muscolare si può trarre beneficio da una serie di semplici esercizi di stretching, da mettere in pratica a casa, tra una pausa e l’altra in ufficio, sui mezzi di trasporto. Si può trarre giovamento dalla flessione laterale della testa (prima a destra, poi a sinistra), con mantenimento per qualche istante della posizione, dalla rotazione della testa prima in senso orario e poi antiorario e dalla flessione anteriore e posteriore. Clicca qui per scoprire come si eseguono.

Trova degli “espedienti”

Se il torcicollo è di natura posturale, si possono mettere in atto alcuni accorgimenti in grado di farci stare meglio. Il margine superiore dello schermo del pc, ad esempio, dovrebbe essere posto all’altezza degli occhi, in modo da non dover piegare il collo in avanti in maniera innaturale, e la tastiera dovrebbe essere messa a una distanza tale per cui i gomiti siano comodamente appoggiati sulla scrivania. Infine, bisognerebbe utilizzare un leggio per la lettura.

Attenzione al cuscino

Spesso il cuscino, troppo alto o eccessivamente duro, può indurre il torcicollo e guastare il riposo notturno. Il cuscino ideale, dunque, è quello di piuma, l’unico in grado di assecondare meglio il peso della testa, senza costringere il collo a posizione innaturali ed errate.

Riposo sì, ma senza esagerare

Il riposo è utile, soprattutto nelle prime fasi, ma è meglio non esagerare. Contrariamente a quanto si possa pensare, infatti, un’assenza di movimento favorisce la rigidità dei muscoli e delle articolazioni, già indeboliti dal torcicollo.

Chiara Caretoni

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